L’Italia è ancora sprovvista di stazioni di ricarica di auto elettriche lungo le autostrade, e questo lo sanno bene i guidatori di quel tipo di auto, che quando si ritrovano ad affrontare viaggi lunghi devono per forza uscire dall’autostrada e cercare velocemente una stazione per ricaricare la batteria del mezzo ed evitare di rimanere a piedi.
Si tratta di una lacuna importante, anche se in questi mesi al Free to X sta lavorando alla creazione di una rete di ricarica in autostrada. La Motus-E, invece, si sta scontrando con l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che ha prorogato al 28 ottobre il termine del procedimento dedicato alla definizione degli schemi dei bandi relativi alle agre cui sono tenuti i concessionari autostradali. L’ART ha però già spostato il termine due volte nell’arco di pochi mesi: originariamente il termine era stato fissato al 28 febbraio ed era posi stato inizialmente spostato al 31 maggio.
Per la Motus-E questo rinvio potrebbe costare molto caro alla crescita del sistema di ricarica energetica, soprattutto se si pensa agli altri paesi europei, dove essa cresce più velocemente che in Italia. Questo perché negli altri paesi i bandi si svolgono ciclicamente e non sempre si accumulano ritardi.
Nella dichiarazione ufficiale dell’associazione si legge che sono anni che gli operatori chiedono di poter installare punti ricarica ad alta potenza in autostrada, e che questo ennesimo rinvio rappresenta un altro freno all’infrastruttura del paese. L’associazione richiede quindi la creazione di un percorso a parte per l’infrastruttura di ricarica., dividendola dalle altre concessioni autostradali, e di approvare gli schemi di bando il prima possibile.
La ricarica e la Motus-E
La Motus-E è un’associazione che ha l’obiettivo di analizzare gli ostacoli (siano essi tecnologici o normativi) che possono rallentare la crescita del mercato della mobilità elettrica. In essa convergono vari soggetti, tra gli operatori di trasporto e gli esponenti del mondo accademico e dell’industria.
Nella sua presentazione si legge come la forte collaborazione tra quegli organi consenta all’associazione di muoversi in maniera autorevole verso le istituzioni, per garantire un quadro legislativo di sostegno e sviluppo per tutto il comparto energetico.
Fonte: HDBLog.it