James, meritatelo
La Seconda Guerra Mondiale è un evento che ha segnato il Novecento e ancora oggi è oggetto di discussione, dibattiti, ricordi, controversie. Ma, soprattutto, è uno degli eventi bellici che è stato più rappresentato nel mondo del cinema. Uno dei migliori prodotti in questo ambito è sicuramente Salvate il Soldato Ryan (1998).
6 giugno 1944, Omaha Beach: le truppe Alleate hanno dato il inizio allo Sbarco di Normandia. Sulle spiagge francesi, il capitano John Miller conduce i suoi uomini durante lo sbarco, e riesce a conquistare la posizione, non senza molte perdite tra i suoi commilitoni. A Washington, intanto, arriva la notizia che James Ryan della 101esima aviotrasportata si trova disperse dietro le linee francesi, è che rimane l’ultimo di 4 fratelli morti durante il conflitto. I vertici americani decidono di salvare Ryan, e ordinano a Miller e ai suoi uomini di avanzare in Francia per compiere la missione.
Per la regia di Steven Spielberg e vincitore di 5 premi Oscar, Salvate il soldato Ryan non ha solo un cast stellare (Tom Hanks, Matt Damon, Vin Diesel, Bryan Cranston), ma rappresenta un ritratto della Seconda Guerra Mondiale molto fedele, a partire dallo sbarco a Omaha di inizio film. Non cerca di essere un film patriottico, che presenta gli americani come i salvatori del mondo, anzi. Racconta la vicenda di uomini che sono in balia di eventi più grandi di loro, e vuole essere un omaggio per tutti i soldati della Seconda Guerra Mondiale che hanno combattuto durante i giorni terribili del D-Day.