È il ragazzo di Fil!
Con il “Rinascimento Disney” si intende quel periodo che va da La Sirenetta (1989) a Tarzan (1999), in cui sono usciti una serie di film d’animazione che hanno rilanciato (quasi) da zero gli studios, a un passo dalla crisi dopo due decenni di insuccessi come gli anni Settanta e Ottanta.
Uno dei migliori prodotti del Rinascimento è sicuramente Hercules (1997): per la regia di Ron Clements e John Musker, questo film è una parodia delle dodici fatiche di Ercole, che mette in scena la mitologia greca attraverso un mix di comicità e musica gospel.
Gli dei dell’Olimpo stanno festeggiando la nascita di Ercole, figlio di Era e Zeus. Ma la festa viene interrotta da Ade, posto dal fratello Zeus come dio dei morti: invidioso dell’Olimpo, Ade mostra la sua ostilità nei confronti di Zeus e di suo figlio. Soprattutto dopo che le Parche gli rivelano che il piccolo Ercole in futuro potrebbe ostacolare i suoi progetti di conquista. E così, aiutato dai fidi Pena e Panico, Ade decide di rimuovere questo ostacolo.
La chiave vincente di Hercules è il suo equilibrio tra momenti epici ed emozionanti, e momenti comici o meno seri. È un film che da un lato non si prende troppo sul serio, a partire dal suo villain, Ade (uno dei migliori “cattivi Disney”, e forse meglior personaggio del film); ma dall’altro ha un gran cuore e riesce a commuovere lo spettatore.
Senza contare la colonna sonora fantastica, con i cori gospel intonati dalle Muse, e anche un doppiaggio di alto livello come da tradizione italiana, specie negli anni Novanta. In particolare, una sorpresa è stata la prestazione di Giancarlo Magalli come Filottete, alla sua prima esperienza come doppiatore.