Si è appena conclusa una intensa live sul canale Twitch di Cerbero_Podcast, che ha visto i protagonisti dello scandalo Attrix scambiarsi parole infuocate e reciproche accuse di truffa.
La questione, già confusa a causa dei numerosi attori coinvolti e dei procedimenti legali in corso, si è complicata a causa di ulteriori dettagli e situazioni fumose, ma sembra che finalmente i vincitori del torneo italiano vedranno i soldi del premio, parola di Michele Santi “Er Thailandese“, che attualmente detiene i 15.000€ del montepremi.
La vicenda, e il ruolo di Michele Santi
Per chi non sapesse cosa è successo, ecco un breve resoconto dei fatti.
Nel 2021 lo streamer Attrix (Mattia Attrice) ha lanciato un torneo di Hearthstone tutto italiano, la HearthStone Italian Series, mettendo in palio un montepremi totale di 15.000€. Dopo 6 mesi e vari intoppi il torneo si è concluso a fine settembre, ma ad oggi i vincitori non hanno ancora visto un centesimo di ciò che era dovuto.
Stanco di aspettare, uno dei finalisti ha pubblicato qualche giorno fa una video-denuncia contro Attrix su Youtube, sperando così di smuovere la situazione. Poco dopo Attrix stesso ha risposto con un suo video, in cui spiega di essere stato ingannato da Michele Santi, effettivo organizzatore dell’evento ora irreperibile perché trasferitosi in Thailandia con il montepremi nella valigetta.
Da qui inizia un inferno di contraddizioni, misteri e sfumature di grigio, nonché prove segretissime e minacce di querela, molte di tutte queste emerse proprio durante la live del Cerbero_Podcast di oggi.
Attrix, come lui stesso spiega online, non era il vero organizzatore del torneo, ma semplicemente il suo host. Il vero ideatore era Michele Santi, che si sarebbe occupato delle pratiche legali, trovando gli sponsor e contattando Blizzard (i proprietari di Hearthstone) per ufficializzare l’evento.
Il problema, o meglio uno dei problemi, è che Blizzard in realtà non era a conoscenza del torneo, così come New Informatica, che pur comparendo nei banner pubblicitari non avrebbe mai acconsentito a sponsorizzare l’evento. I video del torneo sono quindi stati rimossi dal web sotto richiesta di Blizzard, e New Informatica non ha pagato per la pubblicità (poiché non richiesta), tanto che Attrix ha dichiarato, alla fine dei conti, di aver chiuso l’evento in perdita.
Inoltre Attrix avrebbe effettivamente pagato i 15.000€ a Michele Santi, il quale però si sarebbe subito trasferito in Thailandia senza mai girarli ai rispettivi vincitori, adducendo come scusa alcuni problemi con i bonifici dall’estero. Oggi, Santi ha spiegato il vero motivo dietro il mancato pagamento, ma la questione è tutt’altro che chiara.
Cos’è emerso durante la live
Michele Santi non operava per conto di Attrix in veste di privato, bensì in qualità di collaboratore presso un’agenzia di Talent Management, la Evox. Sarebbero stati i dissapori con il capo a spingere Santi a trattenere il pagamento del montepremi poiché secondo lui l’agenzia non lo stava retribuendo abbastanza.
Il capo in persona compare in live confermando parzialmente le accuse ma adducendone altre, molto gravi, contro Santi. Secondo David Dall’Aglio, CEO di Evox, Michele Santi avrebbe infatti una storia lavorativa e imprenditoriale davvero losca: egli sarebbe titolare di nove aziende a suo nome di cui solo due registrate regolarmente, e si sarebbe reso protagonista di comportamenti promiscui e molesti con alcune influencer sotto l’agenzia; inoltre avrebbe continuamente chiesto prestiti a clienti, collaboratori e colleghi — tra cui anche Giulia Costa, che lo racconta in prima persona.
Durante il podcast, Dall’Aglio lascia intendere che Evox avesse iniziato a sospettare delle attività finanziarie di Michele Santi, che sembrava promettere investimenti a destra e a manca facendosi poi prestare i soldi da ritornare da altre persone che gli affidavano i risparmi in una costante giocoleria del suo debito.
Inoltre, Santi avrebbe ricevuto dei soldi da Dall’Aglio come aiuto per un “problema con lo yacht” completamente inventato, prelevando poi anche delle cifre ingenti dalle casse di Evox, fatto che ha incrinato definitivamente i rapporti e bloccato lo stipendio di Santi, da qui l’idea di quest’ultimo di tenersi i soldi del premio e costringere Evox a pagare per conto suo i vincitori del torneo di Attrix).
EDIT: Dall’Aglio ha poi specificato che le fatture di Santi sono sempre state pagate, almeno fino al momento in cui si è resa palese la sua intenzione di scappare con il montepremi. La fuga in Thailandia non sarebbe quindi una conseguenza dei mancati pagamenti, ma la causa degli stessi.
Stando a Michele Santi il vero truffatore sarebbe invece David Dall’Aglio, che sfrutterebbe i lavoratori con condizioni da caporalato e si macchierebbe di pratiche amorali non meglio specificate. L’esempio più citato è quello di un altro dipendente che avrebbe lasciato la compagnia in seguito al presunto sfruttamento; tuttavia l’ex dipendente stesso è comparso poco dopo sul podcast smentendo l’affermazione e chiedendo di non essere coinvolto ulteriormente.
Durante la live, Dall’Aglio ha chiesto spesso di poter mostrare messaggi e riprodurre vocali per consolidare le proprie tesi, ma si è visto costretto a rispettare i divieti di Santi, che assieme alle continue minacce di querela non fanno certo pensare a una coscienza del tutto pulita.
Altre complicazioni
La faccenda diventa davvero caleidoscopica con l’arrivo del titolare di aNc Network, l’agenzia di Talent Management presso cui Santi lavorava prima di migrare presso la Evox.
Anche Attrix è stato sotto la protezione di aNc, anzi la HearthStone Italian Series nasce proprio sotto la guida di questa azienda: per questo Alessandro Allocco, il CEO di aNc, è in possesso di numerose informazioni sui fatti, e nonostante parli davvero poco durante le tre ore di podcast, sostiene che tutto ciò che dice è basato su prove schiaccianti in suo possesso.
Oltre a una parentesi sulla scarsa affidabilità di Michele Santi, Allocco ha rivelato che Attrix ha firmato un documento che lo rende organizzatore del torneo a tutti gli effetti. Sarebbe quindi stato suo compito versare il montepremi ai rispettivi proprietari senza passare per Santi, come invece forse ha fatto, Dall’Aglio dice, per errore.
Questo dettaglio era già stato messo in luce giorni fa dal video risposta alla risposta di Attrix, realizzato dallo stesso youtuber vincitore del torneo che aveva scatenato la polemica la settimana scorsa.
AGGIORNAMENTO : ieri sera Attrix ha tenuto una live con ospite Dall’Aglio, il quale è riuscito a verificare la questione del contratto con Docusign, ente americano che gestisce le firme digitali. Grazie a una telefonata si è scoperto che il contratto non è mai stato firmato, e risulta quindi “voided”, cioè nullo. A livello legale Attrix non sarebbe quindi l’organizzatore dell’HIS.
Un po’ di catarsi (?)
Una faccenda a dir poco ingarbugliata, nella quale ogni parte sembra aver commesso degli errori (chi con malizia, chi con ingenuità), un grattacapo che troverà risoluzione solo in tribunale. C’è però uno spiraglio di luce per i vincitori del premio, poiché sia Michele Santi che David Dall’Aglio si sono impegnati verbalmente durante lo streaming a versare i soldi dovuti a una terza parte di mutuale fiducia, individuata mediante un host del Cerbero_Podcast.
Se l’accordo venisse rispettato, Santi dovrebbe versare i 15.000€ del premio, e Dall’Aglio i compensi bloccati di Santi, ma sorgono già dubbi quando Santi menziona “fatture arretrate che non aveva ancora presentato”.
Questo post sarà aggiornato domani con l’esito dell’accordo, nel frattempo il VOD è disponibile per gli iscritti del canale Twitch a questo indirizzo.
FONTI: Cerbero_Podcast
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