Loki è stata, probabilmente, tra le serie Marvel Studios più apprezzate e chiacchierate degli ultimi tempi. Ciò è dovuto al fatto che il personaggio interpretato da Tom Hiddleston è, da ben 11 anni, tra i più amati dai fan dell’ universo cinematografico.
Con il vicinissimo inizio delle riprese della seconda stagione, l’attore inglese è ritornato a parlare di uno degli argomenti che ha animato di più il pubblico all’epoca dell’uscita della serie. Uno dei momenti più chiacchierati dell’ intera stagione, infatti, si riferisce direttamente alla sessualità di Loki.
Durante un viaggio in treno con la sua “variante femminile” Sylvie, Loki si dimostra essere molto aperto sul suo orientamento dichiarando di aver avuto nella sua vita “sia principesse che principi”. Insomma, le parole confermano una bisessualità che in molti avevano già ipotizzato, rifacendosi anche alla mitologia nordica da cui proviene il personaggio.
Perchè “quella scena” è stata tanto criticata?
All’epoca dell’uscita dell’episodio di Loki (il terzo), molti lamentarono il fatto che la scena sembrasse “eccessivamente forzata” e troppo propensa al dilaniante politically correct che sembra star invadendo film e serie tv.
Le critiche arrivarono, non solo dai fan, ma anche da personalità di spicco del mondo della tv. Il primo a contestare questa scelta di scrittura fu Russell T. Davies creatore della serie a tematica LGBTQ+ Queer as Folk, in onda nel Regno Unito tra il 1999 e il 2000. La serie ebbe un apprezzatissimo ramake americano andato in onda su Showtime dal 2000 al 2005.
Davies ha definito la scelta dei Marvel Studios come “un gesto ridicolo, vigliacco e inutile verso tematiche e politiche fondamentali nella vita di tutti e le verso storie che andrebbero raccontate“.
Precedentemente, il team creativo di Loki aveva già dichiarato quanto la serie avesse come obiettivo “di mettere un punto alla bisessualità di Loki” per essere più vicini a tutti coloro che si possono sentire “diversi”.
Loki e la sua bisessualità: “Un privilegio poterlo raccontare”
La prima vera “difesa” alla sessualità del personaggio, è arrivata qualche giorno fa direttamente da Tom Hiddleston. Durante il confronto-intervista “Actors on Actors” di Variety con l’attrice Lily James, ci ha tenuto a puntualizzare questo concetto. Il suo discorso si è allargato all’eteronormatività che pian piano si sta scardinando dal mondo del cinema e della tv e di quanto questo possa essere un passo avanti per tutti.
Più volte, durante la chiacchierata ha dichiarato quanto speri che questa direzione presa dal personaggio possa aprire ad altre storie con risvolti LGBTQ+ nell’universo Marvel.
“Quando stavo svolgendo le ricerche del personaggio negli antichi miti, l’identità di Loki era fluida in ogni aspetto, nel genere, nella sessualità. È una parte molto antica del personaggio e credo di averci pensato. Non era emersa nelle storie che abbiamo raccontato. Sono stato felice, anzi è stato un privilegio, che sia emerso nella serie televisiva“ ha detto.
“È un piccolo passo. C’è molto altro da fare. Ma il Marvel Cinematic Universe deve riflettere il mondo in cui viviamo. Quindi è stato un onore farlo. È stato davvero importante per me. È stato davvero importante anche per Kate Herron e Michael Waldron e sono contento che sia stato possibile portare quell’aspetto del personaggio nella nostra storia“ ha concluso.