Tra le forme di reati più diffuse del XXI secolo, rientra senza dubbio tra i primi posti la pirateria informatica. Vecchia come Internet stesso, la pirateria è sempre stata presente nel mondo del web. Quest’ultimo è stato infatti utilizzato dagli utenti come un luogo dove diffondere e ottenere materiale protetto da copyright in forma gratuita, come videogiochi, musica, film o programmi informatici.
Diffusasi nel dettaglio a partire dagli anni ’80 con l’arrivo dei Personal Computer nelle case delle persone comuni, la pirateria ha preso piede principalmente grazie a Internet attraverso storici software, come Napster per i contenuti musicali o eMule per i torrent.
Anche se presente in tutto il mondo, il reato di pirateria informatica sembra essere particolarmente diffuso in Italia. Stando infatti a uno studio condotto dal blog time2play, oltre il 63 percento degli italiani avrebbe almeno una volta scaricato file protetti dal copyright attraverso i torrent o visto serie TV e film in streaming su siti illeciti.
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Le scuse degli italiani per la pirateria informatica: “Perché pagare quando posso vederlo gratis?”
Lo studio, che ha coinvolto un campione di 1.120 italiani, ha successivamente intervistato coloro che hanno risposto affermativamente alla domanda: “Scarichi files attraverso i torrent o guardi film e serie TV in streaming sui siti illegali?”.
Nel dettaglio, è stato chiesto a quest’ultimi il motivo per cui praticassero la pirateria, e le risposte sono state abbastanza variegate. Come riportato nello studio, infatti:
“Il 62,6% ha risposto ‘ciò che amo guardare non è disponibile sulle piattaforme di streaming a pagamento’.
Il 16,2% ha invece ammesso di non poter pagare alcuna piattaforma streaming ufficiale.
Secondo l’11,6%, invece, la qualità dei servizi streaming non vale il pagamento.
Infine, il 9,6% ha indicato altre ragioni per cui sceglie di scaricare file o guardare streaming illegale“.
Successivamente, il team di ricercatori ha domandato al campione in analisi quali fattori culturali e sociali spingessero l’utilizzo della pirateria informatica, ottenendo come risposta:
“Il 74,9% ha dichiarato ‘perché pagare per qualcosa che posso avere gratis’?.
Il 71,1% sceglie la pirateria a causa del reddito basso.
L’8,8% ha indicato come motivazione il cliché ‘In fondo, agli italiani piace rubare’.
Il 6,6% lo fa per ‘andare contro le regole’.
Per il 2,4% la pirateria ‘è divertente’.
Il 3,4% ha indicato di scegliere la pirateria per ‘altre ragioni’.”
Fonte: time2play.