Tra le opere nel mondo degli anime e manga di cui bisogna riconoscere la longevità, c’è certamente One Piece. Nonostante Eiichiro Oda si sia preso alcune pause anche piuttosto lunghe per la realizzazione di nuove saghe e archi narrativi, lo sforzo che ha sempre impiegato nel rilasciare settimanalmente nuovi capitoli con una cadenza più o meno costante rimane comunque un fattore importante e da apprezzare.
Pensiamo alle serie che, invece, si trovano nel loro “hiatus hell” da diverso tempo, come nel caso di Hunter x Hunter (che però sembra stia per tornare dopo anni di latitanza) o di Berserk, entrato in questa categoria per volontà del destino più crudele. Seguire delle opere per anni, per poi vederle terminare di colpo senza una conclusione vera e propria è un colpo al cuore per ogni fan, e per questo la notizia che One Piece entrerà presto nella sua Saga Finale porta qualche modo a fare un lieve sospiro di sollievo (sperando che tutti i nodi vengano al pettine).
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Sapere in qualche modo come siamo vicini alla sua fine ci fa pensare a come, fino a poco tempo fa, fosse difficile stabilire quando One Piece si sarebbe concluso: Eiichiro Oda negli anni ha sempre parlato in modo piuttosto criptico o poco indicativo sullo stato in cui versava la storia e di quanto ancora ci sarebbe voluto per vederne la fine. A questo proposito, un articolo di Crunchyroll ci illustra quand’è che Oda ha parlato della conclusione di One Piece, prima di darne una conferma ufficiale proprio in questi giorni.
Quando finirà One Piece
Con l’annuncio di una pausa di un mese nelle prossime settimane, in vista della preparazione alla Saga Finale e agli altri progetti di One Piece, Eiichiro Oda ha finalmente sancito il periodo che darà inizio alla fine della storia di One Piece, a cominciare dal 25 luglio, dopo la conclusione del lungo arco del Pase di Wa. Questa storia celebra anche il suo venticinquesimo anno di esistenza sempre a luglio 2022, e si distingue abbastanza da ciò che Oda inizialmente aveva intenzione di produrre: in origine, doveva durare circa cinque anni, ma fu poi continuata poiché l’autore era intrigato dalle potenzialità che essa aveva, specialmente per quanto riguardava il tema della Flotta dei Sette.
Con la sua pubblicazione iniziata nel 1999, fu nel 2007 che Eiichiro Oda disse in un’intervista al Yomiuri Shimbun di voler “continuare per tutto il tempo necessario a portare a termine il viaggio di Luffy”: una frase che lasciava spazio a un ampio margine di tempo. Successivamente nel 2009, ai tempi di Impel Down e Marineford, Oda si fece più realistico in fatto di tempistiche, affermando alla rivista MEN’S NON-NO come One Piece non sarebbe finito “per un bel po’ di tempo”.
In seguito, nel 2012, Oda disse in un numero del One Piece Shimbun che “la serie è completa al 60%”; quattro anni dopo, nel 2016, ci si trovava al 65%, anche se un colonnista di Shueisha e Toei riportò come Oda avesse detto in un’intervista a Fuji TV di trovarsi al 70%. Nel 2018 Oda aggiornò la percentuale allo Yomiuri Shimbun arrivando all’80%, e in un’intervista nel 2019 dichiarò di voler finire la serie dopo cinque anni. Nel 2020 queste sue parole furono riconfermate, quando disse di avere intenzione di chiudere la storia tra i 4 o 5 anni.
Arriviamo allora ad oggi, momento in cui sembra che One Piece si stia davvero affacciando verso la sua fine, e che alla fine di tutto Oda terminerà “nel modo in cui lui vuole”. Non sempre tutti gli autori sono dotati della più completa libertà di espandere la loro storia, e a volte l’essere determinati a continuarla a tutti i costi potrebbe portare poi ad un calo effettivo del prodotto. Tuttavia, Oda prosegue imperterrito nella scrittura della sua opera, deciso a porre con l’inchiostro le sue idee in prima persona, e di prendersi tutto il tempo necessario per farlo.