L’Unione Europea e il Consiglio Europeo hanno finalmente deciso che gli smarphone venduti in Europa dovranno avere tutti un caricabatterie in comune con porta USB-C entro l’autunno 2024. Questa norma sarà valida da subito anche per altri dispositivi elettronici cablati (tablet, console portatili, cuffie, fotocamere digitali, altoparlanti e gli e-reader) mentre i computer portatili dovranno adeguarsi entro i 40 mesi dall’entrata in vigore di questa nuova direttiva (ossia da inizio 2028).
Per l’UE questa manovra consentirà una minore creazione di rifiuti elettronici. Si stima infatti che ci saranno 11 milioni di tonnellate di rifiuti in meno all’anno e che i consumatori risparmieranno 250 milioni di euro all’anno. Questo perché ci saranno meno caricatori in commercio, visto che non saranno nemmeno più venduti assieme ad un prodotto elettronico: la norma prevede anche che essi siano infatti venduti separatamente.
Il parlamento europeo stava discutendo da anni l’approvazione del caricabatterie comune, invitando tante volte la Commissione ad agire in merito. L’ultima proposta è stata presentata lo scorso settembre.
I prodotti che dispongono della carica wireless non verranno invece toccati dalla nuova direttiva. Questo potrebbe far sì che aziende che non utilizzano ancora la porta USB-C possano evitare il passaggio a quel tipo di porta, visto che l’approvazione della nuova direttiva rappresenta una sconfitta per aziende come quelle, tra le quali figura pure la Apple.passaggio
La società di Copertino, che è pure l’unico grande produttore di Smartphone ad avere una porta proprietaria invece dell’USB-C, si è infatti battuta aspramente assieme alle associazioni dei consumatori per evitare che l’UE approvasse la direttiva.
A proposito dei caricabatterie con porta USB-C
Le porte USB-C sono state create nel 2014 e sono note anche come Type C. Rispetto ai caricatori che presentano un altro tipo di porte, quelli che presentano l’USB-C sono più facili da usare e offre delle prestazioni migliori (possono trasferire più di 10 gigabit al secondo). Alcune aziende hanno già iniziato ad usare caricatori con questo tipo di porte, come Google e Microsoft. Per quanto riguarda gli smatphone, essi sono compatibili con i sistemi operati Android e iOS.
Fonti: Mobile World e La Repubblica.
