I film Pixar hanno collezionato diversi Oscar, soprattutto quello come Miglior film dell’Animazione; specie negli anni Duemila, quando l’animazione 3D ha iniziato ad affermarsi nel mondo del cinema, grazie alla stessa Pixar e alla Dreamworks con Shrek.
Ma oltre, a capolavori come Alla Ricerca di Nemo (2003), Ratatouille (2007) o Up (2009), c’è un film Pixar che all’epoca venne accolto tiepidamente dal pubblico e dalla critica, e che viene considerato il primo lungometraggio “sottotono” dello studio: Cars – Motori Ruggenti (2006), un film voluto e diretto da uno dei membri fondatore della Pixar, John Lasseter.
Saetta McQueen è una giovane promessa delle corse automobilistiche, che è riuscito a conquistarsi un posto alla finale della Piston Cup. Ma proprio nell’ultima gara della competizione, McQueen compie un’improduenza a causa della sua arroganza, e finisce a pari merito con i suoi rivali, The King e Chick. I tre dovranno disputare un pareggio in California per decidere il vincitore della Piston Cup. McQueen viene però abbandonato dal suo team, e deve trasferirsi in California da solo con il suo camionista. Durante il viaggio, Saetta cade dal rimorchio e si perde nel deserto, nella cittadina di Radiator Springs.
Se in effetti Cars non è al livello di altri film Pixar, non è comunque da sottovalutare e merita sicuramente una possibilità. Non solo per l’aspetto tecnico, che rimane di alto livello e che offre degli scenari fantastici del deserto americano; ma anche per i personaggi e la trama. Da un lato, la trama di Cars non è originalissima, visto che si è visto spesso nel mondo del cinema (e non solo) il tropo di un personaggio arrogante che durante il film matura conoscendo altre persone.
Ma nel film di Lasseter la narrazione viene impreziosita proprio dalle relazioni che si creano tra Saetta McQueen e, soprattutto, Hudson Hornet, una vecchia auto burbera e giudice di Radiator Springs (doppiato dal compianto Cesare Barbetti). Senza contare il rapporto con Sally, una giovane Porsche che gentile il Motel della cittadine, e che è tra le prime auto a essere gentile con Saetta (oltre alla spalla comica Cricchetto)..