Giusto poche ore dopo lo State of Play che ha mostrato i primissimi filmati del gioco, Capcom torna alla carica presentando un altro trailer di Street Fighter 6. Stavolta viene rivelata la nuovissima telecronaca in tempo reale, occasione per mostrarci ancora qualche scena di gameplay suggerendo il ritorno del leggendario parry universale e uno stile tremendamente hip hop.
Il nuovo capitolo del picchiaduro di Capcom vuole farci sentire dei campioni sul ring, per questo implementa gli annunci in tempo reale. La telecronaca assomiglia molto a quella dei giochi sportivi come FIFA o NBA, e appare capace di cambiare dinamicamente in base alle azioni dei giocatori, trasformando ogni scontro in una finale di torneo.
Saranno disponibili vari telecronisti, finora ci viene mostrato Jeremy “Vicious” Lopez per la voce inglese e Aru per la versione giapponese, entrambe figure leggendarie nella fighting game community. Più avanti verranno rivelati gli altri commentatori, la cui voce potrà essere corrisposta a dei sottotitoli disponibili in 13 lingue.
Come Street Fighter 6 usa la telecronaca per insegnare
Uno dei maggiori problemi del genere è la montagna nascosta di nozioni e tecnicismi che allontanano i giocatori più casual dal controller: Street Fighter 6 vuole porre rimedio a questo impasse proprio grazie alla telecronaca.
Le voci dei caster professionisti ricalcheranno da vicino i commentary dei tornei ufficiali, andando ben oltre la semplice narrazione di cosa succede a schermo. Sentiremo quindi un’analisi sull’andamento generale del match che potrà suggerire soluzioni, evidenziare errori e tendenze dei giocatori, o anche semplicemente dimostrare la terminologia appropriata per descrivere le situazioni della partita. Il primo passo per migliorare è sempre capire dove si sbaglia, e saper definire le situazioni è della massima importanza per imparare a trionfare sulla concorrenza.
Inoltre chi segue gli eSports sa bene quanto l’apporto di un bravo commentatore valorizzi l’esperienza di gioco, moltiplicando l’hype che solo un gioco competitivo riesce a generare. Hype che spesso risulta ingiustificato da chi non conosce il gioco a fondo, ma grazie alla telecronaca, anche un giocatore con le idee molto confuse su Street Fighter 6 sarà in grado di afferrare un controller e apprezzare le complicate finezze dei picchiaduro.
Un’occhiata allo stile, IIIrd strike 2?
Sin dal logo graffittato di Capcom è chiaro che il sesto titolo rimetterà lo “Street” in Street Fighter. Ripescando a piene mani dall’ancora vivissimo IIIrd Strike, enorme influenza per tutto il genere, si canta nuovamente l’ode agli ambienti urbani, le atmosfere hip-hop, le felpe col cappuccio e i pantaloni a vita bassa.
Il mondo di Street Fighter 6 è incentrato sulla cultura della strada. Dai graffiti, alla musica che rimbomba nel tumulto dei quartieri, fino al combattimento stesso. Lasciati trasportare da un ritmo che non si ferma mai.
Capcom sul sito dedicato a Street Fighter 6
L’apice di questa estetica scappata di casa sono gli spruzzi di vernice, che vediamo dipingere di colore i momenti salienti dello scontro, avvolgendo i personaggi in un’esplosione di stile prorompente — rimangono perfino le macchie sullo scenario. Capcom sta sperimentando lo stile della vernice dal 2008, e finalmente sembra che con Street Fighter 6 siano riusciti a realizzare appieno la loro visione artistica, che risulta davvero sbalorditiva.
Ma lo stile “street” non è l’unica caratteristica presa in prestito da IIIrd Strike, sembra infatti che faccia il suo ritorno il parry universale, vero protagonista di quello che in molti ritengono il momento più importante di sempre per i videogame competitivi, cioè l’EVO moment 37 — ci hanno perfino scritto un libro.
Nel trailer qui sotto possiamo notare che tutti i personaggi mostrati (Ryu, Chun-Li, Luke, Jamie) usano il parry durante il combattimento, lasciando intendere che, almeno spiritualmente, Street Fighter 6 sarà il successore spirituale di IIIrd Strike.
Perfino la telecronaca stessa è in qualche modo legata a IIIrd Strike, che trovava un figlio illegittimo in Yatagaratsu, un titolo indie frutto della collaborazione di artisti e sviluppatori di Street Fighter 3 che si unirono per dare luce alla loro personale visione. In Yatagaratsu era presente una telecronaca testuale e vocale che faceva capolino ai lati dello schermo, e benché fosse molto più scherzosa e non raggiungesse le ramificazioni di quella in Street Fighter 6, l’idea è senza dubbio nata lì.
Occore infine fare una precisazione sul logo, cambiato a tempo di record dopo la polemica generata da quello vecchio, che era fin troppo simile ad una clip-art trovata da un utente su Adobe Stock.
Street Fighter 6 è in arrivo nel 2023, nel frattempo Capcom ci lancia un osso con un sito che rispecchia appieno lo stile dei trailer.
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