Hideaki Anno è sicuramente famoso per la serie Neon Genesis Evangelion (1995), uno degli anime di maggior successo a livello mondiale e caposaldo del mondo dell’animazione giapponese. Un’altra opera di Anno molto conosciuta è Nadia – Il Mistero della Pietra Azzurra (1991), cui Evangelion deve molto e che nel nostro Paese è molto amata.
Ma ben prima di entrambi questi anime c’è un’altra gemma che ha realizzato Anno con lo studio Gainax: la serie OAV Punta al top! Gunbuster, del 1988. Un prodotto importante nel genere super mecha e che ha influenzato altre opere, prima fra tutte Gurren Lagann (2006). E che è ricordata anche per aver “sdoganato” il noto Gainax bouncing.
La storia ha come protagonista la giovane Noriko Takaya, che si sta addestrando per diventare una pilota. A Noriko però sembri mancare lo spirito e il talento di suo padre, famoso ammiraglio della flotta spaziale, deceduto in uno dei primi scontri tra gli esseri umani e degli alieni colossali che stanno minacciando il Sistema Solare. Ma nella scuola di addestramento di Okinawa trova il “Coach Ota, che era stato sotto il comando di suo padre. Grazie a lui e alle sue compagne, Noriko lentamente a supererà le sue paure e riuscirà a pilotare l’arma definitiva per salvezza dell’umanità.
I 6 episodi che compongono Gunbuster racchiudono una storia ben raccontata e che scorre decisamente bene, ma, soprattutto, ha un comparto tecnico di alto livello, anche migliore per certi versi di molte serie odierne. Questo è stato uno dei vantaggi dell’essere stato distribuito come OAV, acronimo di “Original Anime Video”: oggi sono rari, ma al tempo delle prime VHS era frequente la pubblicazione di serie anime direttamente in Home Video senza passare della televisione o al cinema.
A parte l’aspetto tecnico, Gunbuster è un’opera che ha molto cuore: Noriko e le sue amiche, non sono personaggi bidimensionali, anzi. Anno è riuscito a creare un “mix” tra il genere super e il real robot, proponendo quindi personaggi molto “umani”. Lo spettatore è accompagnato non solo nelle profondità dello spazio (e tempo) remoto, ma anche lungo la crescita di Noriko.
Gunbuster quindi è l’opera perfetta per chi cerca sia combattimenti visivamente stupendi tra robot e alieni, sia un’evoluzione dei personaggi. L’opera è meno nota di altri prodotti di Anno e dello studio Gainax per la sua distribuzione particolare. Infatti, manca del doppiaggio italiano, e quindi è disponibile solo sottotitolata, perché, a quanto sembra, sono andati perduti i master sonori originali della serie. Un problema-non problema di fatto, visto che come da tradizione, il doppiaggio giapponese è ottimo.