Sono stati momenti di grande paura, ma fortunatamente nessuno ha riportato ferite gravi. Questa mattina, poco prima delle 9.00, all’interno di una classe dell’ istituto alberghiero Amerigo Vespucci, a Milano in zona Lambrate, è infatti esploso un power bank di uno degli studenti, causando una fuoriuscita di fumo all’interno dell’aula. Sul posto sono giunti immediatamente i soccorsi, che hanno visitato otto persone, compresa l’insegnante di Scienze dell’alimentazione presente in quel momento in aula. Due dei sette studenti visitati sono stati portati al pronto soccorso e poi alla clinica De Marchi con un codice verde, a causa di una leggera intossicazione dovuta al fumo inalato.
Una terza studentessa appartenente a un’altra classe dell’istituto (che per precauzione è stato immediatamente evacuato) è stata invece ricoverata al pronto soccorso del San Raffaele con un codice rosso, per colpa di un malore legato al forte spavento, accentuato da una patologia di cui soffre. La ragazza, come riferito dalle autorità, non si trova però in pericolo e le sue condizioni sono in miglioramento. Sul posto sono intervenuti anche alcuni agenti della Polizia, che hanno cercato di ricostruire quanto accaduto.
Sembra che uno degli studenti avesse collegato il power bank al proprio cellulare per ricaricarlo, quanto la batteria (che si trovava all’interno dello zaino) ha preso improvvisamente fuoco, causando panico nella classe, che è stata prontamente evacuata dall’insegnante. Secondo quanto scoperto la batteria era stata acquistata in un discount.
Power bank esploso a scuola: le parole del Preside
A confermare i fatti ci ha pensato il preside Luigi Costanzo che ha rilasciato queste dichiarazioni al Corriere della Sera:
“L’episodio è avvenuto in una classe del biennio. I ragazzi stavano facendo la lezione di Scienze degli Alimenti, quando dallo zaino ha cominciato a comparire il fumo, seguito dal cattivo odore. C’è stato qualche attimo di panico, ma l’insegnante ha fatto uscire velocemente i ragazzi dall’aula, le finestre sono state aperte e, per precauzione, tutto il primo piano è stato evacuato e gli alunni delle altre classi sono stati sistemati in altri locali al pian terreno”
“Abbiamo chiamato i soccorsi e sono arrivati molto velocemente sia due ambulanze che la Polizia, poi l’Ats. Ci preoccupava la possibilità che gli alunni e l’insegnante avessero inalato il fumo della batteria, che contiene gas tossici, ma gli esperti ci hanno poi confermato che la situazione era sotto controllo. È stato quindi un eccesso di precauzione. L’alunno in questione ci ha spiegato di aver acquistato la power bank in un discount. Le lezioni sono proseguite regolarmente nel resto dell’edificio e domani anche la sezione coinvolta tornerà a scuola”.
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Fonte: Corriere della Sera, HDBLOG