Dopo la notizia della denuncia per insulti da parte di una colf filippina, l’imprenditore e influencer Gianluca Vacchi è ancora una volta al centro del mirino, questa volta accompagnato anche da Amazon Prime Video: gli utenti di Instagram infatti sembra stiano imperversando sul social, chiedendo alla piattaforma di rimuovere nell’immediato la serie.
Il documentario, denominato “Gianluca Vacchi: Mucho Mas“, racconta la vita dell’uomo diventato icona dei social grazie ai suoi balli e scene ilari, consentendogli di ottenere un successo ai limiti dell’incredibile; La serie ha debuttato mercoledì 25 maggio, permettendo anche l’esposizione, in piazza XXV Aprile a Milano, di una statua dell’influencer dove al posto dei tatuaggi caratteristici possiamo notare i commenti più ricorrenti indirizzatigli:
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L’uscita della serie coincide proprio con la denuncia di sfruttamento sul lavoro nei confronti di Mr. Enjoy, diffusa poi il 26 maggio. Il movimento è partito dalla pagina Instagram aesteticasovietica, pagina particolarmente incentrata sulla rappresentazione delle minoranze, che ha esortato i propri follower a richiedere la rimozione della serie sotto il post originale pubblicato da Prime Video:
Questi sono solo alcuni dei tantissimi commenti che imperversano sotto il post di Instagram, con l’Hashtag #VacchiOut che ha raggiunto anche Twitter:
#vacchiout è condizione igienica necessaria per un pay-tv che si rispetti ! @AmazonIT riflettici
— eloI (@unicaiole) May 29, 2022
Quale sarà il futuro della serie ora che l’imprenditore è al centro di un cataclisma mediatico senza via di scampo?
Le parole della domestica in riferimento a Gianluca Vacchi
La domestica filippina quarantaquattrenne di Gianluca Vacchi, che ha lavorato per un periodo di quasi quattro anni per lui dal 2017 al 2020, ha affermato di come abbia ricevuto vessazioni e sfruttamenti di diverso tipo.
La donna ha anche raccontato di come ci siano state prese di posizione ingiuste nei confronti del suo stipendio, tra detrazioni effettuate con motivazioni molto dubbie e straordinari e Tfr non pagati. In aggiunta, sempre la donna ha dichiarato di essere stata “costretta” a partecipare nei conosciutissimi video Tik Tok di Gianluca Vacchi, dovendo così ballare a tempo e apparire nei filmati anche controvoglia.
La donna filippina aveva un contratto che la portava a lavorare sei ore per sei giorni la settimana, ma da ciò che dichiara lei avrebbe lavorato anche per venti ore di fila in alcuni casi, quasi sempre senza ricevere alcun tipo di straordinario. Oltretutto, non avrebbe neanche beneficiato del riposo settimanale e delle ferie. In più, si aggiungeva anche l’abuso verbale di Gianluca Vacchi durante la registrazione dei video, poi pubblicati su social nel periodo di lockdown.
Fonte: open.online