Coinbase è la prima compagnia exchange di criptovalute ad essere inserita nella Fortune 500, una lista americana sulla quale vengono inserite le compagnie che guadagnano di più all’anno che viene stilata dal 1955. L’azienda si trova al momento alla posizione 437, nonostante le sue recenti difficoltà dovute ai mercati orso (ossia i mercati deboli).
La lista di quest’anno è sta infatti compilata basandosi sui guadagni che le aziende hanno avuto nel 2021. Gli introiti complessivi di Coinbase dello scorso anno ammontano a 7.8 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dalla lista
Per quanto riguarda quest’anno, la compagnia ha registrato introiti per 1.16 miliardi di dollari, e una perdita di be 430 milioni di dollari nel primo quadrimestre. L’anno scorso i guadagni registrati da Coinbase nel primo quadrimestre ammontava a 2.49 miliardi di dollari. Secondo Mizuho Securities, i guadagni totali di quest’anno della compagnia ammonteranno a 5.7 miliardi di dollari, ben 2.1 miliardi in meno rispetto all’anno scorso.
La difficoltà recente di Coinbase
Negli ultimi mesi i prezzi delle criptovalute sono crollati vertiginosamente negli ultimi sei mesi, e questa crisi è stata addirittura paragonata al crollo del 1929. Le azioni di Coinbase ora valgono solo 66 dollari, anche se a inizio mese valevano pure meno (40 dollari). Il loro valore è crollato dell’88% rispetto al loro debutto nel mercato.
Emilie Choi, presidente di Coinbase, ha rivelato che a causa di questo la compagnia rallenterà le assunzioni, ma ha rassicurato i clienti sottolineando come l’azienda rimanga in una “posizione forte” e che l’azienda ha già attraversato cali del genere, dai quali è poi uscita più forte.
Alcuni si chiedono adesso se Coinbase riuscirà ad entrare nella Fortune 500 anche l’anno prossimo.
A inizio anno Coinbase ha iniziato a permettere i clienti di pagare con le carte di circuito Mastercard sul suo marketplace di NFT. Questo ha reso più sicuri e facili i pagamenti, ed era solo un piccolo passo nel rendere gli NFT più accessibili ai clienti.
Coinbase risulta inoltre tra i grandi exchange di criptovalute che non hanno cancellato gli account dei clienti provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia, nonostante le richieste del vice primo ministro ucraino.
Fonte: The Block Crypto.