Devo ammetterlo: quando venne annunciato il reboot di Cip e Ciop Agenti Speciali, non fui assalito dalla gioia e dell’hype. Sarà perché ho vachi ricordi appannati di me che la guardavo da piccolo, ma l’idea che Cip e Ciop tornassero con un film che riprendesse quella serie non mi stuzzicava.
Poi però Disney ha iniziato a rilasciare il materiale promozionale. Dai poster ai trailer, il film ha iniziato a interessarmi talmente tanto che non vedevo l’ora che uscisse. E così è stato ieri in esclusiva su Disney+.
Dunque torno a casa da lavoro, mi siedo sul mio divano, schiaccio il tasto play e il film inizia.
Chi ha incastrato… Cip e Ciop?
La prima cosa che viene in mente guardando questo Cip e Ciop Agenti Speciali è che la pellicola firmata Akiva Schaffer condivide moltissimi aspetti con un film molto caro ai millenials. Lo avrete già capito dal titolo, stiamo parlando di Chi Ha Incastrato Roger Rabbit, film diretto da Robert Zemeckis realizzato in tecnica mista. E già questo è un punto in comune.
Ma andiamo più a fondo. Come nel film del 1988 con protagonista il buffo coniglio bianco, in Cip e Ciop ci viene presentato un caso da risolvere: a Los Angeles, un gruppo di malavitosi sta rapendo i personaggi secondari di vecchi cartoni animati per cambiare alcune loro parti del corpo quanto basta per poterli “piratare” per poterli riutilizzare in rivisitazioni di quegli stessi film a basso costo. Un po’ in stile Dingo Pictures, per intenderci.
Il film ci mostra le origini di Cip e Ciop. Dalle scuole elementari fino alla rottura del loro rapporto dopo la terza stagione della serie nel 1990. Poi facciamo un salto lungo 30 anni e quando Monty, vecchio amico di Cip e Ciop indebitato fino al collo a causa della sua dipendenza da formaggio, verrà rapito, i due scoiattolini saranno costretti a tornare a collaborare per ritrovare il loro amico scomparso.
Se poi aggiungete il fatto che tutto il film si svolge in un mondo metacinematografico, con personaggi dei film e dei cartoni che interagiscono tra di loro, abbiamo effettivamente davanti un vero e proprio Chi Ha Incastrato Roger Rabbit 2.
Un film molto maturo
Chi l’avrebbe mai detto che un film su Cip e Ciop potesse riservarci delle gag così tanto elevate? Ci sono battute strutturate su più livelli, capaci di far ridere i bambini ma soprattutto i bambini cresciuti. Ci sono battute sui meme (uno in particolare che vi farà cambiare idea su una certa versione di un certo personaggio che ha avuto recentemente problemi di design nel primo trailer del suo primo film), battute sul come vengono gestiti alcuni personaggi e alcuni film e serie del passato… addirittura tutto il plot principale è una continua gag sui rifacimenti dei cartoni animati Disney da parte di studi di animazione che non riutilizzano i design dei personaggi cambiandone giusto qualche aspetto.
E poi ci sono le citazioni e gli easter egg. Alla serie animata da cui il film prende spunto ma soprattutto a moltissimi cult che hanno segnato la generazione a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90. Perderete la testa per trovarli tutti.
E il villain è fenomenale. Sono riusciti a caratterizzarlo eccezionalmente, denunciando allo stesso tempo il problema dei ragazzini prodigio che vengono masticati dall’industria fino a che sono teneri e carini, salvo poi sputarli quando il loro aspetto inizia a maturare. Ed è proprio ciò che succede a Peter Pan in questo film. Insomma, geniale!
Qualche difettuccio?
È stato difficile concentrarsi sui difetti del film poiché ero troppo preso a scovare gli easter egg, ma se proprio dobbiamo fare i puntigliosi, la trama è semplice e leggerina, con plot twist facilmente prevedibili. Ma stiamo comunque parlando di un film su Cip e Ciop, quindi possiamo chiudere un occhio a riguardo.
Cosa che non si può dire per il doppiaggio italiano. I due protagonisti, doppiati rispettivamente da John Mulaney e Andy Samberg in originale, qui da noi sono stati presentati con le voci di Raoul Bova e Giampaolo Morelli. Francamente ho trovato il loro doppiaggio a tratti pessimo. Se provate a confrontare i trailer delle due versioni si capisce già benissimo che non c’è proprio paragone.
In conclusione, al netto di questi minuscoli difettucci, Cip e Ciop Agenti Speciali è un film da vedere assolutamente. Come si suol dire diverte ma fa anche riflettere. Che abbiate visto la serie animata o no, riuscirete sicuramente ad amarlo.