Il sequel di Death Stranding è in sviluppo e a confermarlo è proprio Norman Reedus. Durante un intervista per LEO magazine, l’attore di The Walking Dead e interprete di Sam Porter-Bridges nel titolo di Kojima Production, ha confermato che sono già iniziati lavori per il secondo capitolo.
“Abbiamo appena cominciato con il secondo” ha risposto Reedus ad una delle domande inerenti a Death Stranding. L’attore ha poi continuato, spiegando il lungo processo di produzione del gioco e dando ulteriore conferma della presenza del sequel.
“Mi ci sono voluti circa due o tre anni per finire tutte le sessioni di MoCap e tutto il resto. Ci vuole molto lavoro. Poi il gioco è uscito e ha vinto tutti quei premi, ha avuto molo successo, così abbiamo la seconda parte”
Le dichiarazioni sono abbastanza chiare e lasciano pochi dubbi sul fatto che Death Strading avrà un secondo capitolo che, a quanto pare, è già in sviluppo. Si vociferava da tempo che Reedus avrebbe ripreso il suo ruolo come Sam e, a quanto pare, le voci erano fondate. Viene da chiedersi se sarà solo per Playstation oppure verrà reso disponibile anche per le altre piattaforme. Potrebbe anche nascere come esclusiva e poi ricevere un successivo porting su PC come il suo predecessore. Per adesso possiamo solo affidarci alle speculazioni.
Il sequel di Death Stranding confermato, o quasi?
Nonostante le affermazioni fatte da Reedus, non c’è ancora nessun annuncio ufficiale da parte di Kojima Production. A quanto affermato dall’insider Roberto Serrano sul suo account Twitter, Kojima production avrebbe in sviluppo due progetti; uno è il seguito di Death Stranding; l’altro dovrebbe essere un survival horror che prende ispirazione da Silent Hills, il progetto mai nato di Kojima e Guillermo del Toro che aveva proprio come protagonista Normad Reedus. Questi, però, sono solo rumor e, in quanto tali, vanno presi con le pinze.
Gli indizi che portano a un nuovo Silent Hill con la partecipazione di Kojima sono tanti come abbiamo visto dalle recenti immagini leakate, ma il tutto potrebbe semplicemente rivelarsi un fuoco di paglia. Nell’attesa di conferme o smentite da parte del buon Hideo potete leggere la nostra recensione di Death Stranding e della sua Director’s Cut.