Dopo Demon Slayer: Il Fiore della Felicità, Star Comics ha portato nel nostro paese anche il secondo romanzo ispirato al mondo creato da Gotoge Kyohoharu, dal titolo La Farfalla con un’ala sola.
La prima premessa da fare è che questo secondo romanzo è assolutamente leggibile anche senza aver letto il primo (che ugualmente vi consigliamo di recuperare) e persino l’ultima storia, ambientata nella parodistica Accademia Kimetsu, non è incomprensibile a chi non abbia letto il suo capitolo precedente, posto al termine del primo romanzo. Fatta questa premessa, però, c’è effettivamente una difficoltà che potreste riscontrare leggendo La Farfalla con un’ala sola.
Il primo romanzo ispirato al mondo di Demon Slayer si costituisce di storie che ruotano attorno al trio dei protagonisti e la cui unica eccezione è rappresentata dall’ultima storia con protagonista Kanao ed Aoi, anche se potete capire che si tratta sempre di personaggi appartenenti alla “nuova generazione”. La Farfalla con un’ala sola, invece, raccoglie cinque storie ambientate nell’universo canonico di Demon Slayer (una in più rispetto al precedente romanzo) più la sesta storia ambientata nell’Accademia Kimetsu. La difficoltà alla quale accennato prima riguarda proprio i protagonisti delle cinque storie: i Pilastri.
Tutte e cinque le storie che compongono i romanzi vedono come protagonisti uno o più Pilastri, più o meno noti al lettore, ed è proprio qui che risiede il problema di questo romanzo. Se siete in pari con le uscite italiane del manga (del quale è uscito recentemente il volume 19) non dovreste riscontrare alcuna difficoltà, ma se invece seguite soltanto l’anime rischiate di trovarvi di fronte personaggi che avete a malapena sentito nominare come Obanai Iguro e Mitsuri Kanroji, rispettivamente Pilastro dei Serpenti e Pilastro dell’Amore, assieme ad altri Pilastri solamente introdotti e che si ritroveranno al centro dell’azione (e dell’attenzione) solamente nei prossimi archi narrativi.
Naturalmente è un discorso che non vale per tutti i capitoli. Il secondo e il quinto capitolo, con protagonisti rispettivamente Tengen Uzui e Tomioka Gyuu, non contengono spoiler né anticipazioni, e anche se non state seguendo il manga ma siete in pari solo con l’anime potete leggerli senza alcun problema. Il capitolo su Tomioka, in particolare, vede protagonisti i vari Pilastri nel tentativo di far ridere il freddo ragazzo su richiesta del capofamiglia Ubuyashiki. Ma è il capitolo su Tengen che, secondo me, conquista il titolo del più divertente del romanzo.
Il romanzo si colloca immediatamente dopo la fine della seconda stagione di Demon Slayer, nel periodo in cui Tanjirou e gli altri si sono trattenuti presso la dimora del Pilastro del Suono per allenarsi. Per spronare il riluttante Zenitsu a dare il massimo, Uzui troverà un modo molto particolare: fargli costruire una sorgente termale promettendo di usarla per fare dei bagni misti! E, conoscendo Zenitsu, ovviamente l’espediente funziona perfettamente.
Gli altri tre capitoli – primo, terzo e quarto – non mirano a far ridere il lettore ma piuttosto ad approfondire i pilastri che vedono protagonisti, anche a costo di anticipare qualche piccolo concetto che l’anime esploderà più avanti e che, proprio per questo, potrebbero rischiare di anticipare troppo a chi invece vuole rimanere completamente all’oscuro di tutto. Nessuno spoiler troppo esplicito sugli eventi, intendiamoci, ma se non volete conoscere troppi dettagli dei protagonisti prima del tempo vi consiglierei di leggerlo solo dopo il prossimo arco narrativo, se non addirittura dopo l’arco narrativo finale.
Il primo capitolo, che dà il titolo al romanzo, vede come protagonista Shinobu ed è ambientato quasi interamente nel passato, poco dopo che i genitori del futuro Pilastro degli Insetti furono uccisi dai demoni e che lei e la sorella fossero salvate da Gyomei Himejima, il Pilastro della Roccia.
In questo caso si tratta di una storia estremamente introspettiva, volta a sottolineare un concetto sul personaggio di Shinobu che gli spettatori hanno già potuto assaggiare: ciò che l’ha spinta a diventare una Cacciatrice, prima ancora di un Pilastro, è stato il profondo odio che provava nei confronti di demoni. Laddove la sorella veniva spinta dal desiderio di rendersi utile e dalla determinazione di impedire che altri provassero il suo stesso dolore, il principale motivo per Shinobu era invece quello di vendicarsi, perché non sarebbe riuscita ad andare avanti in altro modo. Vedremo Shinobu e Kanae gestire il lutto ed insistere con Himejima affinché questo accetti di allenarle.
Il romanzo tocca la morte di Kanae solamente nelle pagine finali, a differenza dell’anime che invece lo pone fin da subito al centro dei flashback e della determinazione di Shinobu.
Il terzo capitolo, con protagonista Kanroji, potrebbe invece contenere qualche piccolo spoiler sul personaggio. Al centro delle vicende troviamo un piccolo fraintendimento fra lei e Shinobu per il quale il Pilastro dell’Amore si ritroverà a pensare, per un motivo abbastanza stupido, di aver offeso personalmente Shinobu.
Co-protagonista della storia sarà Iguro Obanai, che i lettori del manga già sanno avere un rapporto molto stretto con Kanroji, e che cercherà di mediare fra le due per risolvere il fraintendimento. Anche in questo caso, come nel primo capitolo, al centro della storia vi è la motivazione che ha spinto i nostri personaggi a diventare Cacciatori, tuttavia a differenza di Shinobu questa motivazione è ignota agli spettatori dell’anime e pertanto potrebbe costituire un’anticipazione rispetto alle vicende della prossima stagione.
Il quarto capitolo è il più particolare dei tre e vede come protagonista Gen’ya, fratello di Sanemi, ossia il Pilastro del Vento. La storia si sposta tra presente e passato cercando di ricostruire il travagliato rapporto fra i due del quale, comunque, gli spettatori e anche i lettori hanno visto ben poco.
In definitiva Demon Slayer – La Farfalla con un’ala sola è un romanzo consigliatissimo a tutti i fan dell’opera, in particolare a chi sta seguendo il manga pubblicato anch’esso da Star Comics e vuole saperne di più sui propri personaggi preferiti. Se ad interessarvi in particolare sono i Pilastri apprezzerete questo romanzo più del precedente, ugualmente consigliato agli appassionati.
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