Nella giornata di ieri, venerdì 13 maggio, Activision Blizzard si sarebbe mobilitata in risposta a diversi utenti online, secondo i quali l’azienda utilizzerebbe uno speciale tool che aiuta gli sviluppatori a creare personaggi particolari, diversificati fra loro, durante lo sviluppo di un videogame: esso viene chiamato Diversity Space Tool.
Perché assumere del personale che si occupi di tale processo quando si dispone di dati che ci mostrano quando si ha raggiunto un soddisfacente grado di diversità e inclusività?
Activision Blizzard è attualmente nel mezzo di una bufera mediatica per quanto concerne il concetto di diversità: nell’ultimo periodo ha subito denunce per molestie sessuali e, inoltre, ha dimostrato la sua incapacità nel preservare i diversi talenti che lavorano all’interno della compagnia.
L’intero internet si è dimostrato sconvolto dopo aver letto il post di Activision Blizzard, essendo anche entrati in contatto con la descrizione dello strumento. Nessuno si sarebbe mai aspettato simili dichiarazioni dopo l’accumulo di commenti negativi dichiarati nei confronti dell’azienda negli ultimi mesi.
Il problema di fondo non sarebbe tanto l’utilizzo dello strumento, quanto il fatto che esso venga considerato come una scorciatoia: per quanto possa essere visto come “innovativo”, l’utilizzo di uno strumento che permette di ottenere una rappresentazione definitiva di un personaggio attraverso la narrazione di una storia che vada oltre il suo aspetto fisico, sembra un espediente troppo comodo.
Come esseri umani, raggiungere l’obiettivo di un mondo migliore è un processo lungo e tortuoso, non possiamo bypassarlo. Nel momento in cui cerchiamo una scorciatoia, non ci stiamo più interfacciando col problema vero e proprio.
Il tutto sembra strabordare nel ridicolo dopo la visione dei grafici dove, per ogni personaggio, è indicata qualsiasi tipologia di caratteristica seguita da un valore numerico:
Che cosa ci rappresenta, ad esempio, il valore 0.357 posto nella prima riga sotto la voce “Orientamento sessuale“?
Activision Blizzard just got so completely fucked over after sexually harassing people that they’re making diversity graphs for their characters now. https://t.co/5jfTt0o28D
— Milk Jug (@MilkJugA) May 14, 2022
Quali potrebbero essere le conseguenze derivanti dalle mosse di Activision Blizzard?
L’avvento di questo genere di strumenti è, purtroppo, una conseguenza inevitabile del progresso: La tecnologia ha la grandissima capacità di definire gradi di identità tali da preservare un certo livello di potere e profitto. I nuclei più emarginati non sono presi in considerazione fino a quando non si riterrà utile coinvolgerli per scopi non proprio stimabili.
Se si è in grado di progettare uno strumento che definisca i gradi di genere e razza, l’informazione si potrebbe tranquillamente usare per pubblicizzare alla massa di come i design dei propri personaggi siano etnicamente e sessualmente diversificati fra loro.
Activision Blizzard si è pronunciata nel comunicato:
I diversi tratti possono essere applicati anche a forme di intrattenimento diverse, come film o serie TV. Le uniche differenze che si riscontrerebbero, sarebbero quelle inerenti alle caratteristiche e ai tratti basilari, in quanto devono essere adattati all’universo in cui ogni personaggio esiste.
Alla fine del post, l’azienda si pronuncia affermando di come si tratti solo di uno strumento, dichiarando come alla fine dei giochi tocchi sempre alle persone muovere i fili per prendere delle decisioni d’impatto.
Fonte: kotaku.com