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Spy x Family, l’autore sciocca i fan con un’intervista in cui esprime anche “zero attaccamento verso i personaggi”

Scalando ogni tipo di vetta e classifica solo in queste ultime settimane, Spy x Family è sicuramente una maggiore hit dell’animazione giapponese di quest’anno, destinata a non sparire molto presto. Presentandosi come una serie shonen molto diversa da quelle che mirano a questo target, grazie allo studio Mappa l’anime continua a promuovere in modo egregio ciò che quest’opera offre con la sua storia ed il suo cast.

Le vendite del manga sono schizzate alle stelle da quando l’anime sta andando in onda, e probabilmente esse raggiungeranno numeri stratosferici una volta che la trasmissione degli episodi giungerà alla conclusione. Quest’ondata di popolarità ha portato alla produzione di diversi approfondimenti, tra cui il Spy x Family official Fanbook: Eyes Only, che contiene al suo interno curiosità e dettagli interessanti sull’opera originale.

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Tra questi, però, vi è un’intervista che in queste ultime ore ha scioccato numerosi appassionati della serie, con protagonista l’autore di Spy x Family Tatsuya Endo e il suo editor. In essa, egli rivela di non provare alcun genere di attaccamento o affetto verso i personaggi che ha creato, aggiungendo anche informazioni che portano a vedere in una luce del tutto diversa le origini di questa sua creazione.

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L’intervista all’autore di Spy x Family

Nell’intervista l’autore del manga Blue Exorcist, Kazuo Kato, si è complimentato con Endo per il design con cui è stato costruito Loid Forger, aggiungendo come in passato Endo non fosse il tipo da disegnare uomini di bell’aspetto, e vedere un protagonista del genere lo ha stupito. Hayashi, l’editor responsabile del manga, risponde di aver sempre detto all’autore come fosse importante avere personaggi “fighi” e “carini” per la popolarità di un lavoro, nonostante Endo stesse comunque continuando a creare opere come Ishi ni Usubeni e Tetsu ni Hoshi, rimaste oscure agli occhi dell’industria.

Con Spy x Family, l’autore dice di aver abbandonato ciò che egli desiderava disegnare inizialmente, vertendo così su ciò che vuole vedere il mondo e non lui stesso. Per questa ragione, egli rivela di “avere zero attaccamento” verso i personaggi di questa strana famiglia. Spy x Family si è rivelato essere più un metodo di riabilitazione, in modo da riportare in vita la sua carriera di disegnatore che aveva raggiunto ormai un impasse.

Sempre da quest’intervista l’editor rivela come Endo abbia una vena cinica e volta al black humor, che spesso portava a domandarsi se in alcuni momenti certe battute non fossero inadatte alla risata. In Spy x Family rimane comunque un’ombra di queste tonalità, con scene però in grado di far ridere tutti. Inoltre, Endo rivela come prima non gli piacessero i bambini o i cani, ma solo con il passare del tempo ha iniziato a pensare che questi fossero carini.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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