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Vtuber licenziata per aver associato le loli alla pedofilia

Le loli, ovvero dei personaggi femminili giovani o dall’aspetto giovane inseriti in contesti romantici o sessualizzati, hanno sempre fatto discutere, nel bene o nel male. Tra chi difende il suo “guilty pleasure” appellandosi alla finzione, e chi invece non ritiene questo confine effettivamente rilevante.

Sul web non è poi così difficile imbattersi in polemiche a riguardo, e di recente un caso simile, seppur decisamente più serio, ha travolto il mondo del VTubing. A condividere col grande pubblico il polverone, nato, come spesso accade, sulla piattaforma cinguettante è stato il popolare utente di Twitter ” <レイフォース>, in alfabeto latino @rayforcegame, il quale ha reso virale la notizia riguardante l’ex VTuber “Kusuriko” dell’agenzia Shirayuri Productions. 

Parrebbe che Kusuriko sia stata licenziata questa settimana dopo aver criticato apertamente il design di un dakimakura, ovvero un cuscino enorme da abbracciare con su stampata l’immagine di un beniamino o beniamina del mondo nerd. L’utente ha definito tale oggetto un incitamento alla pedofilia.

loli

La VTuber Kusuriko contro i dakimakura ritraenti delle loli

L’ex VTuber avrebbe condiviso un post a proposito di un cuscino dakimakura hentai venduto dal circolo creativo Cuddly Octopus e basato su Jinx/Powder del franchise di League of Legends: Arcane, scrivendo:  

«Scusatemi, non sono il tipo da commentare queste cose, ma Cuddly Octopus, perché vendete dakimakura di personaggi tra i 10 e 15 anni nudi sul vostro sito? È disgustoso. Vedo che non è neanche l’unico a ritrarre delle minorenni. Che cazzo?!»

La stessa Vtuber ha successivamente condiviso più screenshot riguardanti l’accaduto e invitato altri VTuber a smettere di collaborare con l’azienda manifatturiera. Questo nonostante avesse collaborato in prima persona con loro in passato. In altre parole, Kusuriko ha invitato i suoi colleghi Vtuber a boicottare unilateralmente l’azienda sponsor del cuscino. Essendo membro di un’agenzia, tutto ciò non riguarda solo lei, ma anche l’azienda a cui apparteneva.

«Questi sono solo 3 esempi, ma ce ne sono MOLTI altri. So bene che Cuddly Octopus è una scelta popolare per le collaborazioni sui dakikamura, persino io ho collaborato con loro più di un anno fa, ma non l’avrei fatto se me ne fossi accorta. Fottutamente disgustoso. […]»

Nonostante un altro utente le abbia fatto sapere che tali prodotti sono comuni sul mercato, l’ex VTuber ha continuato imperterrita la sua critica:

«Non me ne sono mai accorta, ed è colpa mia per non aver approfondito a dovere, però, solo perché un qualcosa succede “sempre” non significa che vada bene. Lo dico ora perché me ne sono accorta.

E ancora:

«La pornografia e l’arte che sessualizzano minori sono ancora illegali in molti paesi.»

Il licenziamento via web

Come da copione, il suo associare indistintamente le loli e i loro amatori alla pedofilia non è passato inosservato e gran parte della sua fanbase ha iniziato a rispondere negativamente.  

In ogni caso l’ex VTuber ha mantenuto il suo modo di pensare fino alla fine, anche quando la Shirayuri Productions ha rilasciato un comunicato stampa dove annunciava di aver optato per la rescissione del contratto di collaborazione con Kusuriko. In altre parole ne hanno annunciato pubblicamente il licenziamento dall’agenzia. 

«Siamo consapevoli della situazione in corso riguardo a uno dei talent di Shirayuri Productions. Indipendentemente dal contesto della situazione, è stata gestita in modo inappropriato. Sono state adottate misure per ristrutturare il quadro interno al fine di evitare che una situazione come questa si ripeta. Abbiamo rivisto il nostro Codice di condotta per renderlo più chiaro e conciso per evitare ulteriore confusione su ciò che è appropriato ai sensi della nostra politica.»

Vista la situazione, il talent Kusuriko lascerà l’agenzia. Tale decisione si basava sulle seguenti violazioni del Codice di Condotta: 

1. Mancata comunicazione attraverso i mezzi appropriati per risolvere una controversia. 

2. Azione individuale non approvata per risolvere una controversia dopo aver concordato le fasi previste con il personale. 

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Fonte: Kudasai

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