Dopo l’ultimo grande attacco hacker ai danni di Trenitalia, nuovi problemi informatici hanno colpito ancora gli apparati statali. Dalla giornata di ieri, infatti, alcuni tra i più importanti ospedali di Milano, tra cui Fatebenefratelli, Sacco, Buzzi, Macedonio Melloni e altre 33 sedi territoriali, si sono trovati a dover fare i conti con svariati disservizi elettronici, con conseguenti rallentamenti dell’intera assistenza ospedaliera.
La Regione Lombardia ha reso noto che non è ancora possibile sapere quando sarà in grado di ripristinare i servizi: ancora nelle giornate di oggi e domani i pronto soccorso e i punti prelievo dei presidi ospedalieri potranno ospitare solo un numero limitato di pazienti, con la scelta obbligata di gestire il tutto attraverso la modulistica cartacea e naturalmente tempi di attesa decisamente allungati. Il personale commenta con rassegnazione: “Insomma, siamo tornati alla vecchia carta“. Altre testimonianze raccontano che al Sacco non è stato possibile visualizzare le prenotazioni e le terapie da somministrare ai malati.
Una nota della Regione chiarisce meglio il grave contesto: tutto è cominciato alle 3 di notte di Domenica 1 Maggio e la situazione non sembrerebbe ancora in fase di miglioramento, nonostante il lavoro dei tecnici dei servizi di sicurezza informatica regionali e gli agenti della Polizia Postale.
Ospedali di Milano e i disservizi informatici: altri dettagli sull’attacco hacker
L’azione ha attaccato i servizi di base dell’infrastruttura, nonostante l’accrescimento delle misure di sicurezza poste in essere negli ultimi mesi. Tutti gli specialisti competenti stanno operando per tentare un ripristino dei sistemi che, tuttavia, stante l’entità, la portata e l’estensione, non ha al momento tempi definibili.
Nota ufficiale Regione Lombardia
L’Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) ha naturalmente affermato che ha intenzione di procedere con una denuncia formale. Arrivano anche rassicurazioni per i pazienti: “Le visite ambulatoriali prenotate e le attività di pre-ricovero sono garantite“. Inoltre, non appena preso atto dei problemi causati dall’attacco hacker, si è provveduto a dirottare tutte le urgenze verso altri presidi ospedalieri milanesi, tra cui il Policlinico di Milano.
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Fonti: ANSA, Corriere della Sera