Se c’è una cosa che con gli anni non ha accennato a diminuire, è lo sfrenato collezionismo di carte Pokémon. I fan più appassionati del franchise, che lo hanno visto crescere ed espandersi sempre più negli scorsi decenni, sono ben consapevoli di come alcune carte in particolare siano decisamente rare, quasi introvabili, e per questo il loro valore (nel senso pecuniario del termine) arriva spesso a somme sbalorditive.
In articoli passati abbiamo visto alcuni esempi delle lunghezze a cui possono arrivare i più assidui collezionisti di carte Pokémon, a volte anche tentando di “truffare” lo Stato pur di mettere le mani sulle carte più ambite e agognate. Tuttavia nelle scorse ore in Florida, nella città di Kissimmee, il furto di alcuni pacchetti di carte Pokémon (e di una pizza) ha ottenuto dei risvolti ben più drammatici del semplice spendere e spandere i propri risparmi.
Il fatto è avvenuto in un parcheggio di un negozio appartenente alla catena Target: i quattro adolescenti che hanno commesso questo reato sono rimasti coinvolti in un confronto con la polizia della città, e tra essi uno di loro è stato ucciso, mentre un altro è rimasto ferito.
Morire per delle carte Pokémon?
Come riporta l’Orlando Sentinel, la sparatoria è avvenuta quando la polizia ha tentato di “prendere in custodia” i quattro sospetti la sera di mercoledì 27 aprile; non è stato diffuso alcun altro dettaglio circa i motivi che hanno portato ad aprire il fuoco. Secondo l’agente Cole Miller, dopo essere arrivati sul posto in seguito ad una chiamata, i poliziotti hanno potuto osservare degli individui indossanti delle “maschere e cappucci” mentre uscivano da una macchina con le targhe nascoste per poi dirigersi all’interno del negozio.
Un impiegato avrebbe parlato con l’agente Miller al telefono, affermando come i quattro stessero uscendo dal negozio senza aver pagato per una pizza e alcuni pacchetti di carte Pokémon. Le telecamere di sorveglianza confermano questo taccheggio, ma dalle parole dell’agente Miller non si scopre se i ragazzi fossero armati o meno.
Apparentemente, ci sarebbero stati diversi tentativi di contatto con la macchina sospetta, ma uno scontro fisico avrebbe poi condotto un poliziotto ad usare l’arma da fuoco. E mentre ci sono numerose perplessità sulla necessità di applicare azioni del genere nei confronti di un semplice taccheggio, lo sceriffo della contea dice comunque di avere la completa fiducia verso i suoi agenti, ritenendo le loro azioni giustificate e assicurando anche come essi si trovino in buona salute nonostante “l’incidente”.
Dopo la sparatoria, i quattro taccheggiatori di carte Pokémon sono stati medicati prima di essere portati via dal luogo del cosiddetto “incidente”. Nonostante ciò, uno di loro aveva subito diverse ferite da arma da fuoco, ed è successivamente deceduto in ospedale.