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Il pregiudizio nei confronti delle mangaka, raccontato da Yahoo! News Japan

In un articolo di Yahoo! News Japan si è discusso del perché le mangaka in passato si presentassero con un nome maschile piuttosto che con il loro vero nome e del perché adesso omettano completamente le loro informazioni private.

L’articolo inizia parlando di come il mercato dei manga adesso sia molto più grande rispetto a quello degli anni ’70, e che l’attuale boom è guidato da Jujutsu Kaisen di Gege Akutami, che ha saputo sostituire Demon Slayer dopo il suo finale. Il successo della serie ha dato ai lettori il motivo per discutere del genere di Akutami, anche se il collega Ken Akamatsu (Negima!, Love Hina) ha rivelato erroneamente il suo sesso quando ha parlato di come le serie più vendute siano “create da donne“.

Oltre alla violazione della privacy di Akamatsu, il problema è rappresentato anche dal fatto che normalmente i lettori iniziano ad indagare sul sesso dei mangaka solo quando si tratta di donne. In passato è successo per autrici come Hiromu Arakawa (Fullmetal Alchemist, Silver Spoon), Satou Fumiya (artista di Kindaichi Shounen no Jikenbo), Paru Itagaki (BEASTARS) e Koyoharu Gotouge (Demon Slayer), anche se di quest’ultima va detto che ancora non si conosce il vero sesso, a differenza delle prime tre.

Questa tendenza dei lettori è più pronunciata riguardo a manga che vengono pubblicati su riviste settimanali, come Weekly Shonen Jump, Weekly Shonen Sunday e Weekly Shonen Magazine. Ma perché solitamente le autrici si firmano con un nome maschile o con un nome ambiguo?

Jujutsu Kaisen

Firma e cambio di tempi

L’autrice di Offside Natsuko Heiuchi ha scritto in passato di aver debuttato nel mondo dei manga come Masato Heiuchi perché pensava che nessun lettore avrebbe letto un manga sportivo scritto e disegnato da una donna.

Un editor anonimo ha commentato poi l’argomento affermando che fino a un anno fa c’era la preoccupazione che le opere scritte e disegnate da donne non vendessero niente, ma ora nessuno è più preoccupato da questo e che sia stato abbandonato l’ideale di “disegnato dagli uomini e letto dagli uomini”. Molti lettori, però, fanno ancora commenti misogini, e molte artiste sono sensibili a questo.

L’editor ha poi continuato affermando che ci sono molte più artiste donne di quanto si possa pensare, e che molte scelgono questo lavoro perché è qualcosa che possono fare da casa. Molte autrici tendono ad essere molto preoccupate per i dettagli personali, e desiderano che le loro opere vengano lette e giudicate senza pregiudizi.

L’anno scorso l’ex editor-in-chief di Shonen Sunday, Takenori Ichihara, ha invece dichiarato che tra i lettori che rientrano nel target della rivista, ragazzi e ragazze sui 14 anni, è improbabile che nessuno percepisca un clima di esclusione nei confronti delle donne. Secondo Ichihara, la percentuale di lettori che si interrogano riguardo il sesso degli autori sta diminuendo, proprio in proporzione al successo di opere scritte e disegnate da donne. Tuttavia, espressioni come “scritto da una donna” sono ancora utilizzate quando si vuole presentare un’opera, mentre per gli autori ciò semplicemente non accade.

manga

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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