Nonostante l‘enorme successo che hanno conosciuto i manga negli ultimi 2/3 anni, ci sono diversi generi che non sono così diffusi nel mercato; tra questi, c’è il genere “storico“. Tra i maggiori (e più meritevoli) membri di questa categoria, c’è sicuramente Otoyomegatari, conosciuto in Italia per Jpop come I Giorni della Sposa.
Siamo nella seconda metà del 1800, nel periodo in cui l’Impero Russo si stava espandendo nei territori dell’Asia Centrale, oggi appartenenti all’Uzbekistan, Kazakhistan e Turkmenistan. Nelle terre vicine al Mar Caspio, la giovane Amira va in sposa a Karluk, un ragazzo di 8 anni più giovane di lui. Abile arciera e cavallerizza, Amira ha più di 20 anni, e il suo matrimonio non viene visto di buon occhio, per la differenza di età rispetto al suo giovane sposo; nonostante ciò, lei è genuinamente innamorata di Karluk.
La storia de I Giorni della Sposa segue inizialmente la storia della relazione tra Amira e Karluk, per poi intersecare le avventure di altri personaggi che viaggiano sulla Via della Seta, e che finiscono bene o male per intrecciare le loro vicende con la coppia di sposi. Si tratta di un vero e proprio cast corale, e come scelta narrativa funziona alla perfezione, perché tutte le storie e i personaggi sono memorabili e ben sfaccettati; l’autrice si tiene ben alla larga dai soliti cliché, anzi: sono tutte interessanti le avventure raccontate nelle pagine di Otoyomegatari.
La cura che mette Kaoru Mori ne I Giorni della Sposa è difficile da descrivere, perché è enorme: sia per i disegni, che sono sicuramente l’elemento che spicca di più in questo manga; sia nell’aspetto storico e culturale. I vestiti, le tradizioni, le città: l’autrice riesce condurre il lettore “dentro” l’Asia Centrale del XIX secolo e fa emergere un lato della storia contemporanea molto poco conosciuto.
E proprio questa cura maniacale è forse l’unico rovescio delle medaglia di Otoyomegatari: la frequenza incostante della pubblicazione dei capitoli. Di per sé non è assolutamente un lato negativo, visto il risultato: piuttosto è un fattore da tenere conto nel caso siate interessati all’acquisto di questa opera.