Uno dei più alti e influenti tribunali amministrativi in Francia avrebbe revocato la licenza a SpaceX per quanto concerne la fornitura internet nel Paese, il tutto attraverso la propria costellazione satellitare Starlink. La revoca è dovuta a problemi inerenti alla monopolio dovuti alle dimensioni delle operazioni dell’azienda.
La corte ha determinato che Arcep, l’Autorità di Regolamentazione delle Comunicazioni, avrebbe concesso la licenza a SpaceX nel febbraio del 2021 senza prima condurre un consultazione pubblica, con l’appello del tribunale guidato da diverse organizzazioni ambientaliste; esse hanno elencato i possibili danni della costellazione Starlink sull’ambiente, tra cui l’inquinamento luminoso e i possibili detriti spaziali.
La decisione di revocare la licenza è stata presa principalmente analizzando il fulcro delle attività di SpaceX: produzione di razzi e satelliti, operazioni satellitari e servizi di telecomunicazione. Tutto ciò potrebbe distorcere il mercato a danno della concorrenza, incidendo sui consumatori francesi.
Monopoly on providing internet? What? #France #Starlinkhttps://t.co/zNC7NlYPhc
— ₳ (@CB4KKER) April 15, 2022
In un report risalente al 5 aprile è stato affermato:
Starlink potrebbe sconvolgere l’equilibrio economico anche di altri settori a causa delle strategie operate da SpaceX. Producendo i propri satelliti, Starlink sta competendo con altri produttori, con Arianspace e con gli operatori telefonici.
La decisione presa dalla Francia potrebbe influenzare il futuro di Starlink in Germania, dove SpaceX ha ricevuto una licenza provvisoria di 1 anno a dicembre 2020, per poi essere successivamente prorogata.
Quale sarà il futuro di Starlink considerando sia i benefici ma anche i fattori negativi che la costellazione rischierebbe di apportare sull’ambiente?
Cos’è Starlink?
Starlink è una costellazione di satelliti attualmente in costruzione dal produttore privato aerospaziale americano SpaceX per l’accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza. La costellazione sarà costituita da migliaia di satelliti miniaturizzati prodotti in massa, collocati in orbita terrestre bassa (LEO), che lavoreranno in sintonia con ricetrasmettitori terrestri. SpaceX è intenzionata, inoltre, alla commercializzazione di alcuni dei suoi satelliti per scopi militari ed esplorativi.
Sono state sollevate preoccupazioni riguardo agli effetti e ai danni a lungo termine dei detriti spaziali, conseguenti dal rilascio di migliaia di satelliti in orbite al di sopra dei 1000 km. Successivamente è stato deciso di utilizzare orbite intorno ai 550 km, relativamente più sicure perché consentono ai detriti di decadere in tempi minori. Altre critiche sono relative a un possibile impatto negativo nelle attività di astronomia osservativa, che SpaceX ha annunciato di voler risolvere.
Il costo totale dalla progettazione alla realizzazione fino a regime, in un periodo di 10 anni, è stato stimato da SpaceX nel maggio del 2018 pari a 10 miliardi di dollari statunitensi. Da febbraio 2021 il servizio è attivo su pre-ordinazione anche in Italia.
Fonte: space.com