Non è così semplice creare un’opera dalle caratteristiche in grado di attrarre l’attenzione del pubblico per più di 10 anni; eppure, sia con il manga che con l’anime, L’Attacco dei Giganti è riuscito ad espandere la sua influenza a vista d’occhio, diventando una delle serie nipponiche moderne più seguite, discusse e attese negli ultimi anni.
Il mondo de L’Attacco dei Giganti è stato mostrato sin dall’inizio come un luogo “apparentemente” tranquillo; già dal primo episodio viene sventata ogni tipo di sicurezza riguardo una vita pacifica e stabile, illustrando uno dei pericoli maggiormente temuti dai personaggi dell’opera: i temibili Giganti divoratori di uomini. Morire mangiati da uno di questi esseri è l’incubo di ogni abitante, e sfuggirgli è quantomeno impossibile se non si è addestrati in modo apposito.
Tuttavia, man mano che si va avanti con la visione, si scopre come l’arrivo dei giganti sia solo uno dei tanti tragici momenti di morte e terrore che vengono presentati ne L’Attacco dei Giganti. In questa classifica, andremo allora a vedere quali sono le modalità più crude, terribili e spiacevoli capaci anche di superare l’essere ingeriti da un titano.
1000 modi per morire: L’Attacco dei Giganti edition
Prima di dare inizio alla classifica, ci teniamo a dire che potrebbe contenere alcuni spoiler per quanto riguarda l’ultima stagione de L’Attacco dei Giganti. Dunque, nel caso dobbiate ancora terminare la visione, vi suggeriamo di tornare a leggere le prossime righe una volta conclusa la serie. Per tutti gli altri, proseguiamo.
9 – Mangiato da un gigante
Ne abbiamo viste molte di morti del genere nel corso della serie, e sono tutte risultate decisamente atroci e crudeli: quando i giganti mangiano un essere umano, non si risparmiano quasi mai nell’infondere anche molta sofferenza, “giocando” con il loro cibo magari privandolo di arti, o rosicchiandolo pian piano. In aggiunta al dolore che si ha nel venire divorati, si unisce anche l’umiliazione nel modo in cui viene portato avanti questo gesto.
8 – Ucciso da una lancia fulmine
Il punto debole dei giganti, situato nella parte inferiore della nuca, è uno degli aspetti più conosciuti ne L’Attacco dei Giganti. Ma non è così semplice da raggiungere, e le vittime che si sono viste nelle prime stagioni hanno dimostrato come uccidere i titani in questo modo sia davvero rischioso. Ecco perché la Squadra di Ricerca ha costruito nuove tipologie di armi, tra le quali le funzionali lancia fulmine. Essendo capaci di penetrare anche il Gigante Corazzato, si rivelano più che letali nei confronti di un essere umano; una dimostrazione di ciò c’è stata quando Levi ha interrogato Zeke, finendo coinvolto nell’esplosione della lancia e riducendosi in fin di vita.
7 – Ucciso senza motivo da un fanatico Jaegerista
Dopo aver marcatamente trattato il tema della guerra tra giganti e umani, più avanti nella serie L’Attacco dei Giganti prende un risvolto profondamente diverso, concentrandosi sui contrasti che si creano nell’umanità stessa. Il conflitto tra i fedeli a Eren e quelli contrari alle sue drastiche azioni ha generato un grande clamore, soprattutto per quanto riguarda le azioni perpetrate dagli esponenti della fazione Jaegerista, con esecuzioni e uccisioni senza alcun motivo.
6 – Mangiato vivo dai cani
Arriviamo a uno dei punti più tragici de L’Attacco dei Giganti: Grisha Jaeger era solo un ragazzino quando vide la sua sorellina Faye sbranata da un gruppo di cani per mano di alcuni soldati Marleyani. Un atto così crudele, motivato dall’odio di Marley nei confronti degli Eldiani, applicato a una bambina che in tutto ciò non ha nulla a che fare. Una scena con tale impatto, non ha potuto far altro che influenzare anche gli avvenimenti futuri.
5 – Ingerire il fluido spinale di Zeke e diventare un gigante nonpensante
Prima della comparsa del Gigante Bestia ne L’Attacco dei Giganti, nessuno riusciva a capire come mai ci fossero così tanti giganti tra le mura della città. A un certo punto, è risultato piuttosto chiaro come egli fosse capace di “chiamare” i giganti, ma non solo: questa creatura era in grado di “crearli”. Se ingerito il fluido spinale di Zeke, bastava un suo urlo per entrare a far parte della schiera di mostri enormi che infesta l’isola di Paradis, e ne abbiamo avuto un’ampia dimostrazione quando in un certo episodio alcuni soldati hanno realizzato troppo tardi cosa si trovasse nel vino.
4 – Imprigionato in un guscio eterno
Seppur finire intrappolati per sempre non sia definibile una vera e propria morte, si tratta comunque di un destino infausto e senza via di scampo. Per evitare di essere catturata, Annie ha proceduto a cristallizzarsi con l’indurimento dei Giganti, rimanendo così confinata per sempre in questa sorta di “muraglia” naturale, ben conscia di ciò che le veniva detto, ma incapace di rispondere o mostrare segni di vita. Consideriamo poi ciò che è avvenuto ad esempio alla madre di Connie, trasformatasi in gigante ma impossibilitata a muoversi per via dei suoi arti, rimanendo in eterno distesa su quella che era la loro casa.
3 – Influenzato da Eren e costretto a seguire i suoi ordini
I salti temporali, la lettura del futuro e del passato, i poteri dati dai Giganti: molte sono le questioni estremamente complesse presentate ne L’Attacco dei Giganti, ma queste in particolare hanno dato luogo a numerosi momenti di stupore e capovolgimenti di trama. Quando Grisha uccise i reali di Paradis, viene poi rivelato come fu Eren a spingere il padre a farlo, usando i suoi poteri precognitivi per accedere ai ricordi; giungere alla fine della propria vita realizzando di essere stato manipolato sino a quel momento è certamente uno dei peggiori modi per andarsene.
2 – Esplodendo all’interno di una nave
Nella battaglia culmine contro gli Jaegeristi, una scena in particolare nell’ultima stagione de L’Attacco dei Giganti è entrata nel cuore di molti. Si parla del momento specifico nel quale il comandante di Marley Theo Magath, e l’Eldiano Keith Shadis, uniscono le forze per guadagnare tempo contro i nemici, per fare in modo che la nave con a bordo Armin e compagnia salpi. Tuttavia, trovandosi in numero decisamente inferiore e con poche risorse a disposizione, per loro era chiaro sin dall’inizio che questa missione avrebbe comportato un sacrificio non indifferente, portandoli a togliersi la loro stessa vita e quella di tutti gli Jaegeristi a bordo della nave in cui si trovavano.
1 – Schiacciato dal Boato
L’avanzata del Boato è forse uno degli scenari più impressionanti, inquietanti e terribili a cui si potrebbe assistere nel mondo de L’Attacco dei Giganti. Dopo aver liberato tutti i giganti che costituivano le mura della città di Paradis, Eren ha spinto il gruppo di temibili colossi sulle rive del continente opposto, con lo scopo di obliterare dall’esistenza ogni traccia di essere vivente da quelle terre. E senza andare a spoilerare alcuna scena, vi invitiamo perlomeno a immaginare in che modo devastante e truce questo evento sia rappresentato.
Bonus: lanciarsi verso morte certa contro il Gigante Bestia
Nella terza stagione de L’Attacco dei Giganti, il momento in cui Erwin ha deciso di giocarsi il tutto per tutto è stato anche quello in cui ogni sacrificio effettuato finora è pesato più di ogni altra cosa. Eppure, nonostante tutto, il comandante del Corpo di Ricerca e i soldati superstiti hanno comunque voluto portare a compimento il suo ultimo piano scellerato contro il Gigante Bestia, ben consci di cosa ciò significasse, mentre attorno alloro osservavano come tutti venivano abbattuti come mosche dalle migliaia di pietre scagliate.