Oggi i film di supereroi hanno “invaso” il cinema: ma non è sempre stato così, e ci sono voluti molti anni per il loro successo. Dopo la popolarità raggiunta dal primo Superman (1978) di Donner, e dai Batman di Tim Burton (1989-1992), i supereroi hanno conquistato una fama consolidata negli anni Duemila con gli X-Men (2000-2003) di Synger e gli Spider-Man (2002-2007) di Raimi.
In casa Marvel però si stava preparando qualcosa di ancora più grosso: un universo cinematografico, costruito con i personaggi i cui diritti cinematografici erano ancora di proprietà dei Marvel Studios (visto che Spider-Man per esempio era, ed é ancora gestito da Sony, per esempio). E così, nel 2008 é uscito il primo film di quello che sarebbe “diventato” il Marvel Cinematic Universe: ovvero Iron Man per la regia di John Favreau.
Afghanistan: il genio, miliardario, playboy, filantropo (cit.) Tony Stark è nel Paese mediorientale per consegnare all’esercito americani nuovi gioielli missilistici delle Stark Industries. Mentre è in viaggio in un convoglio militare, Tony è colpito da un attacco nemico e viene colpito dai frammenti di una bomba. Viene così rapito dal gruppo terroristico dei Dieci Anelli, e qui viene salvato da Ynsen, anch’egli prigionieri, che gli applica un magnete, così da tenere lontane le schegge dal cuore di Tony. Insieme, progettano la fuga dalla caverna dove sono confinati.
In pochi avrebbero scommesso sul successo di questo film: eppure Iron Man sfondò al botteghino, arrivando a 585 milioni di dollari. Il film di Favreau ha stabilito una formula (vincente) che sarebbe stata la base per tutti i film del Marvel Cinematic Universe successivi, tra scene d’azione ben costruite, momenti riflessivi e, soprattutto, lo humour marchio di fabbrica dell’MCU.
Soprattutto, Iron Man ci ha “regalato” la carismatica interpretazione di Robert Downey Jr. come Tony Stark, che è diventato un punto di riferimento nell’MCU; consacrando anche la fama di Iron Man, visto che fino a questo film non era sicuramente tra gli eroi più noti dei fumetti Marvel, anzi. Nota di merito anche alla colonna sonora di Ramin Djawadi, con l’aggiunta dell’inconico brando degli AC/DC Back in Black.