Difficile, se non impossibile aver passato la propria infanzia senza aver mai visto o sentito parlare di Doraemon. La prima stagione della serie non ebbe ottimi riscontri, e per questa ragione rimase confinata alla sua madre patria. Nel nostro Paese si sentì parlare dell’anime a partire dalla sua seconda stagione, giunta in Italia nel 1982 su Rai 2.
Una volta che il cartone fu rilanciato da Mediaset nel 2003, esso riscosse una popolarità incredibile nel Bel Paese. Per quanto riguarda il suo debutto originale, Doraemon uscì nel 1970 in Giappone sotto forma di opera cartacea realizzata da due autori uniti sotto lo pseudonimo di Fujiko Fujio (distinti rispettivamente con le iniziali F. e A.), e la serie arrivò all’apice del successo grazie all’adattamento animato prodotto da TV Asahi.
Nelle scorse ore, è giunta una notizia che va a toccare nel profondo l’intera industria degli anime e dei manga: Fujiko Fujio A, co-creatore di Doraemon e anche autore di numerose altre opere ben conosciute sia in Giappone che all’esterno del Paese, è stato dichiarato morto nella giornata di oggi, spegnendosi così alla veneranda età di 88 anni.
Addio all’ultimo Fujiko Fujio di Doraemon
L’autore Motoo Abiko, popolarmente conosciuto con il nome d’arte di Fujiko Fujio A., è stato ritrovato morto nella sua abitazione a Tokyo, precisamente nella zona di Kawasaki. Egli è stato trovato privo di vita dalla polizia, la quale aveva ricevuto una chiamata da parte di qualcuno nelle prime ore della mattinata. Gli agenti stanno attualmente tenendo un’investigazione riguardo i particolari dietro la morte dell’artista, ma non risultano alcun genere di ferite sospette.
Seppur Abiko non sia propriamente l’autore principale dietro il conosciutissimo gatto del futuro, egli è comunque riconosciuto come uno dei collaboratori principali dietro l’opera, lavorando come assistente e trovandosi a stretto contatto con Hiroshi Fujimoto. Il duo ha continuato a lavorare insieme fino al 1987, separandosi poi per continuare i propri rispettivi progetti, mentre il manga ha proseguito la sua serializzazione fino al 1996, stesso anno della morte di Fujimoto.
La morte di Abiko segna una nuova pagina triste nella storia dell’industria, e tutto il Giappone si trova a compiangere la perdita di questo importante artista. Nonostante tutto, Doraemon continua ad essere globalmente riconosciuto come uno dei franchise per bambini più popolari e amati in tutto il globo, ispirando ancora oggi numerosi film e serie televisive tutt’ora trasmesse in Giappone, capaci di riscuotere un enorme seguito ogni settimana nei canali TV giapponesi. Per quanto riguarda le altre opere firmate da Motoo Abiko conosciute in Italia, egli è stato autore di Nino, il mio amico ninja e Carletto, il principe dei mostri.