Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night è la nuova pellicola dell’omonimo franchise partorito dalla mente di Reki Kawahara, la quale è in programmazione in questi giorni nei cinema italiani grazie alla collaborazione tra Nexo Digital e Dynit.
Il film verrà portato sul grande schermo tramite una programmazione “evento” speciale, spesso utilizzata per i film d’animazione giapponese nel nostro paese, la quale prevede una breve permanenza nelle sale, in genere di tre giorni; in questo caso il 4-5-6 aprile, uniche date disponibili per andare a vederlo in sala.
Prodotto dal colosso dell’animazione A-1 Pictures, il nuovo capitolo della celebre serie è una delle uscite più attese da parte del pubblico. Percepito da molti come il canto del cigno di un franchise che divide gli spettatori tra chi lo ama e chi lo detesta, Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night ha la possibilità e il dovere di consolidare il proprio zoccolo duro di estimatori e far ricredere molti dei suoi detrattori.
Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night , film diretto Ayako Kouno, è ambientato nel 2022, quando Akihiko Kayaba inventa un gioco di ruolo online denominato Sword Art Online, che permette ai giocatori di controllare i personaggi con le loro menti, grazie al dispositivo NerveGear, senza il bisogno di fare movimenti fisici. Il Nerve Gear viene messo proprio nella testa e ogni tentativo di rimozione porterebbe alla distruzione del cervello e alla conseguente morte del giocatore; infatti, nel giro di poco tempo le vittime si fanno sempre più numerose.
Il film racconta la storia della studentessa Asuna, che ha iniziato a giocare a Sword Art Online insieme alla sua amica Misumi “Mito” Tozawa. Mentre la giovane cerca di sopravvivere al gioco, dove è rimasta intrappolata, si imbatte in Kirito, un beta tester che agisce in solitaria e conosce molti dettagli di questo mondo virtuale…
Come detto poc’anzi, basato sull’omonima light novel di Reki Kawahara, Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night è una rivisitazione del primo arco narrativo che rese famoso e famigerato il franchise nel lontano 2012, ovvero quello di Aincrad. Questa volta, tuttavia, le vicende non verranno narrate dal punto di vista del protagonista Kazuto “Kirito” Kirigaya, ma da quello di Asuna Yuuki, la videogiocatrice prodigio che durante la serie fece coppia con il ragazzo durante la scalata verso la vetta.
La storia di Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night [Allerta Spoiler]
Gli spettatori navigati sapranno già quale sia l’incipit dietro alla trama della serie e in tal senso, questa pellicola non differisce troppo dall’originale.
Il primo quarto d’ora del film mette il focus su Asuna e sulla sua situazione familiare; la ragazza infatti proviene da una famiglia altolocata all’interno della quale è richiesta l’eccellenza in tutto.
La madre della nostra protagonista è molto severa nei suoi confronti nonostante sia al corrente degli ottimi risultati raggiunti dalla figlia, mentre l padre, a sua volta, lo è nei confronti del fratello maggiore per la sua carriera lavorativa.
Cresciuta, quindi, con una forte ansia da prestazione e paura di fallire, Asuna Yuuki si impegna con tutta sé stessa per non essere una delusione per la propria famiglia.
Gli unici momenti di serenità all’interno della sua vita li trova quando è a scuola, dove tutte le sue amiche la elogiano per gli eccellenti risultati accademici, e nella fattispecie in quei brevi istanti in cui la nostra protagonista può stare in compagnia della misteriosa Misumi Tozawa. Quest’ultima è l’unica ragazza in grado di superarla costantemente nelle graduatorie scolastiche e nella vita extracurricolare è un’appassionata incallita di videogiochi.
Asuna e Misumi non si parlano molto tra i banchi di scuola per non dare troppo nell’occhio, ma quando riescono trovano il tempo di rifugiarsi sul tetto della scuola per giocare ai picchiaduro coi loro smartphone e a scambiare qualche parola.
Il loro rapporto d’amicizia, per quanto ridotto a piccole parentesi, appare sin da subito come il più solido e il più significativo per la nostra protagonista.
Misumi, in quanto appassionata di videogiochi, propone ad Asuna di giocare insieme alla novità del momento, il nuovissimo full-dive MMORPG Sword Art Online, così da poter passare ancor più tempo insieme.
Inizialmente riluttante, per colpa delle regole severe della propria famiglia, la nostra protagonista inizialmente rifiuta l’offerta della compagna, avendo l’intenzione di concentrarsi maggiormente sugli esami imminenti di fine trimestre.
Dopo aver tergiversato, tuttavia, Asuna approfitta della copia del videogioco e del Nerve Gear del fratello maggiore, fuori per lavoro, per fare una capatina all’interno di Sword Art Online per vedere di che cosa si tratti.
Il primo impatto della ragazza con ciò che sta ammirando la meraviglia e al contempo la terrorizza; d’altronde si tratta di un genere di videogioco al quale non si è mai approcciata e non ha la minima idea sul da farsi.
Fortunatamente la nostra protagonista si riconcilia sin da subito con la sua amica Misumi, la quale all’interno di Sword Art Online ha deciso di controllare un avatar maschile più grande di quanto non lo sia in realtà, e le si affida ciecamente per muovere i primi passi all’interno di Aincrad.
Da questo punto in poi le trame dell’anime originale e di questo film iniziano a convergere, facendole sembrare quasi complementari piuttosto che parallele.
Come tutti i fan ben sapranno è stata misteriosamente rimossa la possibilità di sloggare dal gioco. Resesi conto di questa stranezza, Asuna e Mito (questo il nickname della sua compagna di classe) vengono teletrasportate nella piazza centrale dove, di li a poco, Akihiko Kayaba terrà il suo iconico discorso.
L’impossibilità di uscire dal gioco, difatti, non è un bug o un errore di programmazione; le persone all’interno di Sword Art Online non possono uscire.
L’unico modo per poter tornare alla vita reale è completare il gioco, battendo tutti e 100 i boss dei rispettivi piani dell’isola fluttuante di Aincrad. Chiunque dovesse morire nel tentativo, perirà anche nella vita reale e tentare di rimuovere forzatamente il Nerve Gear porterà allo stesso esatto esito.
Sconvolta e angosciata dalla rivelazione di Kayaba, Asuna si dispera e si demoralizza subito, non avendo idea di che pesci prendere per farsi strada in un gioco dove il combattimento in prima persona può causare la propria effettiva morte.
Fortunatamente per lei Mito è una ex beta-tester, ovvero un giocatore che nei due mesi precedenti al rilascio del gioco aveva avuto la possibilità di esplorarne la struttura e le meccaniche.
Approfittando della sua conoscenza pregressa, Mito cerca di tirare su il morale di Asuna per poter guadagnare tempo sugli altri giocatori, aumentando così le proprie chance di salire di livello e diminuendo la possibilità di farsi battere sul tempo nell’intento di recuperare oggetti e loot preziosi da parte di altri giocatori più esperti.
Dopo aver formato ufficialmente un party, le due ragazze ingranano molto velocemente e la loro affinità di coppia negli scontri corpo a corpo consente loro di avere un progresso veloce e costante.
Tuttavia, in una delle loro uscite a caccia di oggetti preziosi, le due si ritrovano ad affrontare un’orda di mostri dalle sembianze di piante carnivore che le mettono all’angolo.
Asuna e Mito non dovrebbero avere alcun problema, vista anche la quantità di pozioni curative a propria disposizione, a sconfiggerli tutti ma quest’ultima si fa ingolosire dallo spawn di un mostro rarissimo che droppa un item raro.
A causa di questa azione, le due vengono separate e ora la loro formidabile abilità di coppia non è più sfruttabile. Entrambe si ritrovano da sole con una pletora di nemici contro i quali non hanno alcuna possibilità sul lungo termine se prese singolarmente.
Vedendo la barra degli HP di Asuna scendere costantemente fino a quasi rasentare lo 0, Mito decide di sciogliere il party per non vederla sparire del tutto.
Notando tale scioglimento nel bel mezzo di un combattimento mortale, Asuna si demoralizza (chiedendosi il perché dell’abbandono di Mito) e inizia ad accettare la propria morte.
Proprio quando ogni speranza sembra ormai persa, arriva un misterioso ragazzo di nostra conoscenza a salvarla dal pericolo, sconfiggendo un mostro di livello superiore che stava per ucciderla definitivamente e offrendole delle pozioni per curarsi. Una volta concluso lo scontro la esorta a tornare alla città più vicina; da qui in poi le strade di Asuna e Mito prenderanno due tangenti separate, con la prima ancora scossa per tutto quello che è successo e la seconda convinta che la sua amica sia morta.
Da qui in poi la storia di Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night prosegue per la maggior parte secono il filone dell’anime originale.
Questo fino a che non inizia la riunione per discutere della sconfitta del boss del 1′ piano, proprio come nell’adattamento del 2012.
Avendo avuto prova dell’abilità di Kirito in molteplici occasioni, Asuna decide di formare un party con lui e tentare di abbattere il boss dopo ben 4 settimane dall’inizio del proprio percorso all’interno di Aincrad.
Arrivati alla stanza del boss, lo scontro procede quasi interamente come nella serie animata, con una pletora di giocatori riuniti in gruppi da 6 che si scambiano l’aggro del bestione e lo colpiscono alle spalle.
Questo solo finché Mito non realizza, vedendola in azione, che Asuna è ancora viva e che è migliorata incredibilmente dall’ultima volta in cui si sono viste.
Lo scontro, che originariamente aveva come protagonisti Asuna e Kirito, ora vede anche la presenza di Mito, formando così un trio che per una decina abbondante di minuti ci offre uno scontro al cardiopalma, tra parate e switch contro il boss, fino a che quest’ultimo non viene sconfitto dal colpo di grazia del ragazzo. Conclusa la battaglia, tuttavia, Asuna e Mito si scambiano velocemente un paio di frasi, grazie alle quali capiamo che la prima non è più intenzionata a formare un party con la seconda, ma è pronta a seguire Kirito nel suo viaggio verso la scalata di Aincrad.
La pellicola si conclude con l’inquadratura di un personaggio misterioso che osserva da lontano i nostri due protagonisti e le vicende proseguiranno nel film che uscirà ad ottobre 2022 chiamato Sword Art Online Progressive: Scherzo of Deep Night.
Considerazioni su Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night
Aria of a Starless Night è potenzialmente il punto più alto mai raggiunto dal franchise animato di Sword Art Online, pareggiato unicamente dalla prima parte dell’arco narrativo di Alicization.
La maniera in cui questa pellicola decostruisce e riscrive l’inizio di tutte le vicende di Kirito e Asuna le pone sotto un punto di vista diverso, più positivo e propositivo.
Se i primi 3 episodi dell’anime di Sword Art Online sono unanimemente considerati la parte migliore di tutte le trasposizioni animate (che, a differenza, nel loro insieme sono sempre al centro di critiche ed accuse), questa pellicola si dimostra in grado di superare i 3 episodi, espandendo le fondamenta narrative dell’intero franchise, fornendo una struttura del gameplay di Sword Art Online più approfondita e meno caotica e garantendo una scrittura dei personaggi che, probabilmente per la prima volta nell’intero del media, si rivela soddisfacente.
I 97 minuti di Sword Art Online Progressive riescono a dare finalmente una profondità al personaggio di Asuna, che in precedenza veniva relegata a personaggio piatto e con poca rilevanza narrativa (nonché una principessa da salvare negli archi narrativi successivi).
Inoltre, cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, lo scollegare Kirito dal ruolo di protagonista riesce a renderlo un personaggio interessante. Per la prima volta nell’intero franchise lo spadaccino nero diventa un punto di forza dell’opera e non di debolezza.
L’aggiunta di Mito, infine, è stata fatta in maniera minuziosa, aiutando a contestualizzare alcune manchevolezze dell’arco di Aincrad originale e fornendo un passato credibile come fondamento strutturale del personaggio di Asuna e della propria evoluzione. Non è dato sapere se la ragazza dai capelli viola coprirà un ruolo fondamentale anche nei prossimi progetti animati, ma la sua presenza in Aria of a Starless Night si fonde in maniera ottimale con le note vicende di Sword Art Online.
Se trama, personaggi e scrittura sono sempre stati la parte più fragile e criticata di Sword Art Online, non si può dire lo stesso per quanto concerne il comparto tecnico.
Le varie stagioni dell’anime di A-1 Pictures si sono sempre distinte per una qualità audiovisiva sopra la media ed in alcuni casi di pregevole fattura e Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night prosegue sul quel binario.
La regia, che passa dalle mani di Tomohiko Itou a quelle di Ayako Kouno, approfitta in maniera ottimale del format cinematografico per offrire un dinamismo più consistente nelle fasi di dialogo e viene sublimata durante le scene d’azione (soprattutto quelle dell’ultima mezz’ora della pellicola) sposandosi in maniera eccelsa con la CGI utilizzata per i fondali e per gli effetti particellari.
Le animazioni, tranne che per alcune scene molto dinamiche, in verità si tengono su un livello che apparirebbe più consono ad una produzione stagionale piuttosto che ad una cinematografica. Tuttavia ciò non stona né rovina l’esperienza di un anime che quando deve alzare l’asticella lo fa in maniera superba.
Menzione d’onore anche alla compositrice Yuki Kajiura che da più di dieci anni delizia la visione di Sword Art Online con una pletora di soundtrack che rimangono impresse nella memoria.
In questa pellicola infatti sentiamo il ritorno di OST leggendarie come le iconiche Swordland e We Have to Defeat It, unite ad altre nuove tracce originali composte appositamente per il film; ogni scena, dalla più pacata alla più movimentata, è accompagnata da una soundtrack che cattura l’attenzione e si sposa alla perfezione con l’atmosfera della sequenza in questione.
Insomma, Sword Art Online Progressive: Aria of a Starless Night è un film che, se paragonato a tutto il resto del franchise, spicca di gran lunga come uno dei prodotti animati migliori per quanto concerne le opere di Reki Kawahara.
Questa pellicola è apprezzabile sia da chi non ha mai visto l’anime originale che da chi l’anime originale lo ha guardato e lo ha detestato; è un film che risolve molti dei problemi iniziali dell’arco di Aincrad e che fa ben sperare il pubblico per qualsiasi progetto animato futuro legato al nome di Sword Art Online Progressive.