Quando è stata annunciata la serie su Moon Knight con protagonista Oscar Isacc l’accoglienza dei fan del MCU è stata mista. Da un lato gli aficionados dei fumetti hanno esultato per la trasposizione live action di un personaggio misconosciuto e complesso, dall’altro lato più di qualcuno ha espresso dubbi sulla scelta di casting.
In realtà, anche lo stesso Oscar Isacc aveva dei dubbi sul ruolo, che lo stavano spingendo a non accettare la parte. I dubbi sono stati fugati quando il cast, leggendo il copione, ha potuto constatare che Moon Knight non ha niente a che fare con il resto del Marvel Cinematic Universe. Fortunatamente, aggiungiamo noi.
L’ingresso di Oscar Isacc nel MCU è stata definita da alcuni come la migliore aggiunta dai tempi di RDJ. Un’affermazione sicuramente pesante, ma che non è del tutto infondata. Isacc è calato perfettamente nella parte e riesce a trasmettere allo spettatore tutti i disagi, i problemi e le paure di un uomo affetto da disturbo dissociativo dell’identità. Si riescono ad intuire sempre le sfumature del personaggio e le differenze tra Steven e Marc sono ben marcate e ben recitate.
Non si tratterà quindi della scelta di cast che rivoluzionerà l’universo Marvel, ma bisogna fare i complimenti ad Oscar Isacc per l’impegno nell’immedesimarsi nella parte (o meglio, nelle parti), e per la chimica che si crea con il resto del cast che non sfigura quasi mai.
Moon Knight, non la classica serie Marvel
Diciamolo fin da subito. Moon Knight non è la classica serie Marvel. Se non ci fosse il logo della Casa delle Idee in ogni episodio non lo sembrerebbe nemmeno.
La serie si presenta con una dose di violenza e sangue a cui gli Studios non ci avevano mai abituato. E sono trattate tematiche che mai pensavamo di poter vedere adattate in un prodotto Disney+.
Non a caso, a pochi giorni dall’uscita, attesa per il 30 marzo, la divisione britannica di Disney+ ha cambiato il rating della serie, passando dal canonico PG-14 per i prodotti Marvel a un più stringente PG-16.
L’appartenenza di Moon Knight all’universo narrativo del MCU viene messa in dubbio anche dalla mancanza di riferimenti al resto della saga. Nei 4 episodi che sono stati forniti in anteprima alla stampa non vi sono riferimenti diretti ad altri personaggi o eventi del Marvel Cinematic Universe. Viene fugacemente citato un luogo, per di più di secondaria importanza, ma null’altro.
D’altronde una serie così dark e che tratta determinate tematiche doveva essere per forza di cose slegata dal resto. Sarebbe stato anticlimatico (e anche un po’ fuori luogo) dare evidenza diretta dell’appartenenza della serie a un universo narrativo che fino ad ora, tolti alcuni esercizi di stile nelle recenti serie Disney+, è sempre stato più soft e family-friendly.
Moon Knight non piacerà a tutti
La nuova serie dei Marvel Studios non piacerà a tutti e va bene così. Non è una serie fatta per piacere a tutti. Alcuni apprezzeranno le tinte dark e le vibes da Indiana Jones che si percepiscono nel corso degli episodi. Altri saranno un po’ smarriti dalle tematiche trattate e dalla dose di violenza (fisica, verbale e psicologica).
Non è sicuramente un prodotto per tutti, soprattutto per chi, non conoscendo il personaggio che trasporta su schermo, potrebbe essere un po’ stranito dalle tematiche e dalle dinamiche della serie, magari abituato ad altri tipi di prodotti cinematografici e seriali.
Tutti gli altri, cultori o meno del Marc Spector dei fumetti, troveranno un prodotto maturo e dalle tematiche forti, che fa ben sperare per il futuro del MCU, anche in vista dell’imminente ritorno di Daredevil e degli altri Defenders, di cui ci si preoccupa per un’eventuale edulcorazione rispetto ai prodotti Marvel Television.
Moon Knight sarà disponibile a partire dal 30 marzo su Disney+.