Dopo la conquista della Luna da parte della NASA, avvenuta il 20 luglio del 1969, sembrava che l’interesse degli Stati Uniti verso l’unico satellite terrestre fosse cessato definitivamente. Dopo più di mezzo secolo, l’interesse per il piccolo corpo celeste sembra essersi riacceso: gli USA si stanno dando da fare, nonostante il brusco freno imposto dalla pandemia di Covid-19, per ritornare sulla Luna entro il 2025.
A tal fine, l’amministrazione Biden ha deciso di aumentare le risorse dell’Agenzia Spaziale Nazionale (la NASA) per il 2023, portandole ad un totale di 26 miliardi di dollari (1,2 miliardi in più rispetto al finanziamento accordato per il 2022 e 2,7 rispetto a quello del 2021).
Come la NASA spenderà questi fondi
Dei 26 miliardi di finanziamento, quasi 7,5 saranno direttamente investite nell’esplorazione spaziale e nel progetto Artemis. Di questi, 4,6 miliardi saranno destinati alla costruzione della capsula che ospiterà l’equipaggio, Orion, dello Space Launch System e dei sistemi di supporto alla missione (Exploration Ground System). Inoltre 2,6 miliardi di dollari serviranno per lo sviluppo di un sistema per l’allunaggio umano, di tute spaziali e di apparecchiature per spostarsi sulla superficie lunare. Sono previsti anche 161 milioni per progettare una futura esplorazione di Marte.
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Altra voce di spesa sono le operazioni spaziali, a questa è dedicato un budget complessivo di 4,2 miliardi di dollari: 1,7 saranno destinati al trasporto spaziale, la NASA comunque si impegna a collaborare con altre società spaziali private americane (come Space X) per lo sviluppo di apparecchi economici e duraturi, 1,3 miliardi serviranno a finanziare le operazioni sulla Stazione Spaziale Internazionale e 975 milioni per creare sistemi di trasporto sicuri per l’esplorazione umana dello spazio.
Ulteriori 1,4 miliardi di dollari saranno dedicati allo sviluppo della tecnologia spaziale. Di questi, 525 milioni serviranno per effettuare i test necessari ad assicurare la sicurezza dell’esplorazione, 472 milioni per la ricerca di nuove tecnologie da applicare in futuri progetti e 441 milioni per la costituzione di collaborazioni con nuovi partner economici finalizzate alla ricerca e sviluppo.
L’investimento più importante è sicuramente quello alla voce “scienza” che ha ottenuto quasi 8 miliardi di dollari di finanziamento, di cui 2,4 miliardi saranno utilizzati per sostenere un sistema che osservi i mutamenti della Terra (con riferimento espresso ai cambiamenti climatici), 3,1 miliardi per una missione, fissata per il 2028, diretta all’acquisizione di campioni di terra marziana e 1,5 miliardi per la costruzione di un telescopio per indagare sull’origine dell’universo.
I restanti fondi saranno utilizzati per la ricerca aereonautica (1 miliardo), lo sviluppo di meccanismi di sicurezza per le missioni spaziali (3,6 miliardi) e lo sviluppo delle materie STEM, ossia l’insieme delle discipline scientifico-tecnologiche (150 milioni).
Fonte: NASA