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Un’altra umiliante notte per l’animazione agli Oscar

La cerimonia di premiazione degli Oscar di questo 2022 è riuscita a far parlare di sé ancor più del previsto, anche se forse non proprio per le ragioni che l’Academy avrebbe auspicato. Noi europei, infatti, ci siamo svegliati con la curiosità di scoprire i vincitori delle varie categorie, salvo poi realizzare che a protagonizzare la serata è stato lo schiaffo che il celebre attore Will Smith ha dato al comico Chris Rock a causa di una battuta infelice.

Questa, però, è stata anche l’ennesima mortificante premiazione Oscar per quanto concerne il mondo dell’animazione. Come fa notare Cartoon Brew in un articolo di Amid Amidi, i problemi sono iniziati quando sul palco sono salite tre famose attrici Disney. Lily James (Cenerentola, 2015), Halle Bailey (Ariel nel futuro live-action de La Sirenetta) e Naomi Scott (Jasmine in Aladdin, 2019) hanno sfruttato l’occasione per pubblicizzare il live-action de La Sirenetta attualmente in produzione, mossa ritenuta di cattivo gusto per una premiazione che dovrebbe celebrare l’animazione come forma d’arte senza favoritismi.

Dubbi riguardo eventuali conflitti d’interesse tra l’Academy e The Walt Disney Company sono già emersi in passato, quando The Hollywood Reporter ha riportato che quest’ultima avrebbe minacciato la prima di cancellare la messa in onda se l’Academy non avesse accettato di rimuovere dalla trasmissione ben 12 premiazioni. Gli Oscar, infatti, vanno in onda su ABC, canale di proprietà Disney. Anche quest’ultimo elemento è spesso sottolineato e oggetto di discussione circa eventuali conflitti di interesse, incrementati dalla quasi totale dominazione che i lungometraggi prodotti dallo studio hanno avuto nelle premiazioni sin dalla creazione dell’Oscar al miglior film d’animazione, nel 2000.

oscar

La gestione poco trasparente del proprio canale da parte di Disney si è manifestata anche attraverso un altro avvenimento denunciato sui social. Pare che Disney abbia usato parte della trasmissione degli Oscar per pubblicizzare il prossimo film Pixar, Lightyear. L’aspetto bizzarro è che il commercial del film sarebbe stato trasmesso solo negli Stati Uniti, in quanto, appunto, il canale di trasmissione appartiene a Disney. Come fatto notare su Twitter, ad esempio, in Canada lo spot non è apparso.

Tornando alle tre attrici, comunque, il clima è ulteriormente peggiorato poco dopo, a causa di alcune affermazioni che ritraggono l’animazione come una forma d’arte dedicata esclusivamente ai bambini. Bailey e James hanno dichiarato che «Ci sono tantissimi bambini che guardano questi film ancora e ancora e ancora». Successivamente Scott ha affermato: «Credo che i genitori sappiano di cosa stiamo parlando».

Queste parole hanno suscitato diversi commenti negativi da parte di illustre personalità del settore:

C’è però una piccola nota positiva da considerare. La presenza tra le nomination di Flee è stata fortemente messa in risalto, almeno online: si tratta di un acclamato film d’animazione danese che racconta in maniera adulta la vita di un afgano fuggito dalla sua patria e accolto in Danimarca.

Oltre a questo, spicca il discorso pronunciato da Alberto Mielgo e Leo Sanchez dopo la vittoria dell’Oscar al miglior cortometraggio d’animazione di The Windshield Wiper, premio tendenzialmente considerato come più aperto a prodotti originali e indipendenti. La dichiarazione, che sembra quasi essere una risposta al pensiero esplicitato in precedenza, è la seguente:

«L’animazione è un arte che include qualsiasi altra arte che esista. L’animazione per adulti è un fatto. Sta già accadendo. Chiamiamola “cinema”.»

Tra le categorie che Disney aveva esplicitamente chiesto di rimuovere dalla trasmissione dal vivo vi è anche quella dei cortometraggi animati, che è invece andata in onda sotto forma di un segmento pre-registrato. Questa decisione è stata ritenuta come un vero e proprio declassamento, ed è stata oggetto di diffuse critiche da parte dell’industria d’animazione.

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Matteo Mellino

Matteo Mellino

Matteo Mellino, sul web Mr. Gozaemon. Tormenta continuamente amici e familiari parlando dell'argomento che più lo affascina e al quale dedica tutto il suo tempo libero: l'animazione giapponese. Più pigro di Spike, testardo quanto Naruto ma sempre positivo come Goku.

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