Di recente i film di serie estremamente seguite, come Demon Slayer e Jujutsu Kaisen, hanno mostrato come il realizzare lungometraggi appartenenti agli anime porti molto spesso a un successo assicurato nelle sale dei cinema. Lo abbiamo visto con gli impressionanti risultati al botteghino per Il Treno Mugen, e lo stesso vale adesso per il prequel di Jujutsu Kaisen.
Certo, il record impostato da Demon Slayer di 54 miliardi di yen incassati appare difficilmente raggiungibile, soprattutto vedendo come il film di Jujutsu abbia ricevuto un’accoglienza meno esaltante di quello che ci si sarebbe aspettato in terra nipponica. Tuttavia, sembra che nonostante tutto esso stia comunque andando piuttosto forte in tutti gli altri Paesi, e a dimostrazione di ciò ci sono diversi dati pubblicati di tanto in tanto sui social.
Di recente, l’account ufficiale su Twitter di Jujutsu Kaisen ha postato un tweet che aggiornava sui risultati ottenuti sino ad ora, svelando di aver superato il guadagno di 13 miliardi di yen in patria. In aggiunta a ciò, sono stati elencati anche alcuni record ottenuti in altri Paesi, ma apparentemente numerosi fan di nazionalità cinese si sono sentiti piuttosto infastiditi nel veder apparire Taiwan in questa lista.
La furia cinese su Jujutsu Kaisen
Sappiamo bene come da molti anni intercorra una discussione piuttosto controversa sulla definizione che detiene il Taiwan: mentre esso è ritenuto in molti Paesi come una nazione autonoma, indipendente dalla sfera d’influenza cinese, per altri (tra cui i cinesi) non è affatto così. E non importa se ci si trova in un contesto del tutto esterno a questa questione geopolitica: alcuni fan cinesi si sono sentiti in dovere di riportare l’attenzione sulla cosa, iniziando a criticare aspramente le parole pronunciate nel tweet, che diceva:
“È stato rilasciato di volta in volta nei Paesi di tutto il mondo, ed è stato registrato al primo posto nei box office di nazioni come la Corea del Sud, Taiwan e Francia.”
Da esse si è scatenata la polemica, con gli utenti cinesi che hanno iniziato a lanciare una pioggia di obiezioni e commenti contrariati per aver incluso Taiwan tra i “Paesi”. Poco dopo, l’account ufficiale ha eliminato il suddetto tweet, scrivendolo nuovamente e riformulando così la parte più problematica rimuovendo la parola “nazioni”.
In più, a causa di questa vicenda, il nome di Jujutsu Kaisen è finito anche nei trend dei social cinesi come Weibo, dove un altro account ufficiale di Jujutsu si è scusato:
“Prendiamo nota dell’annuncio effettuato dal Twitter ufficiale giapponese, e abbiamo contattato immediatamente la parte nipponica facendo correggere il tweet. Porgiamo le nostre più sincere scuse all’utenza, specialmente i fan che apprezzano Jujutsu Kaisen, per aver causato quest’inconvenienza”.
Ovviamente tutto ciò ha anche dato origine a diversi commenti della community, alcuni in difesa dell’account, altri ancora furiosi verso esso, e altri ancora delusi per aver assecondato i “capricci” di un manipolo di utenti:
“Fuori dalla Cina”
“Le questioni relativi alla sovranità nazionale sono inaccettabili, non importa quanto sia interesante l’animazione”
“Hanno eliminato il post perché dopotutto vogliono guadagnare”
“Lo hanno corretto, ma è comunque aberrante. è ovvio che vogliono far soldi”
E ancora:
“Sia il Giappone che gli USA non riconoscono il Taiwan come parte della Cina”
“Bisogna accettare la realtà. In molti Paesi si sa che Taiwan non appartiene alla Cina, soprattutto in Occidente. Dobbiamo unirci velocemente.”