Dopo il grande successo di I Am a Hero Kengo Hanazawa torna in Italia con il suo ultimo manga grazie all’editore J-Pop. Trattasi di Under Ninja, una storia ambientata in un presente alternativo in cui un temutissimo Giappone è reduce da un passato recente in cui disponeva di pericolosissime armi in grado di minacciare l’equilibrio geopolitico mondiale. Al contrario di quanto ci possa suggerire la nostra mente, queste spaventose armi non sono i catastrofici strumenti di distruzione di massa che l’uomo ha man mano ideato con il progredire delle innovazioni nel campo della tecnologia militare, e che ha poi paradossalmente impiegato proprio sul Giappone. Bensì si tratta di un qualcosa di molto meno appariscente ma altrettanto letale e, soprattutto, meramente “giapponese”: i ninja, o shinobi.
Quello di Under Ninja, infatti, è un affascinante Giappone in cui gli shinobi sono completamente fusi con la società. Un normalissimo fattorino, un banale proprietario di un negozio oppure un vecchio strambo: tutte figure decisamente comuni che rivestono un ruolo ben specifico nel grande puzzle della quotidianità metropolitana ma che in realtà fanno parte di una oscura organizzazione però ormai smantellata dal governo, almeno in linea teorica, nel periodo in cui si svolgono le vicende narrative. Ecco, forse la caratteristica più coinvolgente di questo fumetto è proprio la maniera in cui riesce a far apparire l’intricato tessuto sociale che occupa la città come quasi una sorta di armonico teatrino volto a coprire un radicato, complesso e misterioso sistema del complotto che agisce sotto copertura per raggiungere i suoi ignoti obiettivi.
Ed ecco dunque che Hanazawa lascia spazio a quanto di più classico questo tipo di storie possano offrire: oggetti del tutto ordinari che nascondono sotto le loro innocui spoglie dei sofisticati gadget da impiegare nelle missioni, classici negozi che fungono in un modo o nell’altro da silenzioso punto di riferimento per l’organizzazione, appartamenti ben più ramificati di quanto in realtà le loro ridotte dimensioni darebbero a pensare, e così via.
Sviscerare quanto proposto da Hanazawa in questo primo volume dalla prospettiva della modernizzazione di un ruolo decisamente obsoleto per il periodo storico in cui è collocato, quale quello del “ninja”, è senza dubbio una delle strade più efficienti per tentare di scoprire le fondamenta su cui questo fumetto erige la sua impalcatura narrativa. Com’è possibile immaginare è certamente presto per sviluppare un’idea sufficientemente chiara ed esaustiva di tutto il contesto attorno al quale si verificano gli eventi narrativi principali di questa storia, ma l’autore ha comunque timidamente fornito delle (alle volte più, alle volte meno) criptiche spiegazioni che sapessero suscitare interesse e quanto meno permetterci di iniziare a ragionare sommariamente su quanto letto.
È senz’altro superfluo dover sottolineare quanto nel mondo dello spionaggio contemporaneo gli shinobi possano sembrare obsoleti. I veri ninja nati nella caotica epoca Sengoku, d’altronde, appartenevano ad un pianeta Terra decisamente molto diverso rispetto a quello di oggi, e anche dal punto di vista del retaggio narrativo hanno lasciato il posto a tutto un vasto e affascinante universo di storie meno fedeli alla realtà di tutti i giorni, ispirato principalmente a tutta una serie di leggende che li ritraevano come figure dotate di abilità sovrannaturali. Da quest’ottica ben specifica, dunque, Under Ninja si colloca in una posizione decisamente particolare: un racconto ambientato nella realtà, ma non proprio.
Intendo quanto appena scritto in senso positivo, sia chiaro. Questo connubio tra presente e tradizione, d’altronde, non è di certo un elemento nuovo per chi si approccia alla storia del Sol Levante; quella di un paese che ha dovuto frettolosamente cercare di mettersi al passo con il resto del mondo per provare ad ottenere un ruolo di rilevanza nel contesto internazionale. Ruolo che ha ottenuto, durante il XX secolo, in maniera decisamente maggiore rispetto al millenario e precedentemente glorioso impero cinese, ma che nell’ottica del conflitto bellico ha portato ai risultati che tutti quanti conosciamo, percepiti dal popolo giapponese come una profonda umiliazione.
Tenendo a mente questo punto è difficile non inquadrare la sintetica ricostruzione storica dello scorso secolo di Under Ninja come quasi una sorta di “rivincita”, ammesso e concesso che corrisponda al vero. Fatto sta, comunque, che fino alla conclusione della Guerra del Pacifico il Giappone ideato da Hanazawa era effettivamente una delle grandi potenze del suo tempo, e le sue armi più pericolose, i ninja, erano ambite dall’alleanza tanto quanto i «brillanti scienziati nazisti». L’attualità descritta dal fumetto è però un’ucronia in cui il mondo intero non ha imparato molto dai terribili avvenimento del 1900, sprofondando «in un’era di guerre di religione, pulizie etniche e terrorismo».
Tuttavia, Hanazawa sfrutta questo alternativo dualismo tra progresso e tradizione per mettere sotto giudizio il suo vero Giappone, proprio come aveva fatto precedentemente con I Am a Hero. L’essenza di ciò è racchiusa nella figura del protagonista, Kuro Kumogakure, un ninja di grado basso a cui non viene affidato alcun tipo di incarico. Kuro è un NEET soverchiato dalla rigida struttura gerarchica dei ninja che passa le sue giornate a sfruttare ciò che ha imparato nelle maniere più futili possibili. Eppure, proprio all’inizio di Under Ninja gli viene stranamente affidato un incarico, il quale sembra persino essere abbastanza importante.
Il primo volume del manga non ha l’impazienza di trascinarci subito nel pieno delle vicende che scandiranno la nuova avventura del nostro protagonista, ma costruisce con la giusta calma l’incipit necessario a rendere quanto più convincente possibile un mondo chiaramente sopra le righe. Nel farlo Hanazawa dedicherà molto spazio ai personaggi principali, presentandoceli con pungente ironia sotto tante sfaccettature diverse. Come al solito, a spiccare maggiormente è il percettibile grado di umanità che riesce a conferire loro, al quale contribuisce anche la sua peculiare sensibilità estetica, che si concretizza specialmente nella rappresentazione dei tratti somatici dei personaggi e che in questo caso si unisce anche ad una componente splatter e moderatamente esplicita dal punto di vista sessuale.
I più affannosi di sangue e azione potrebbero dunque rischiare di spazientirsi durante la lettura di questo primo volume, ma quel che è certo è che la storia sta per incalzare, e dal canto nostro non possiamo che consigliarvi di seguirla.
Scheda Tecnica di Under Ninja
Under Ninja 1
Di Kengo Kanazawa
6 Volumi – Serie in corso
Formato – 12,4X18 – Bross. Con Sovracc.
Pagine – 196, B/N Prezzo – 6,90€ cad.
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