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Che cos’è la Loli Police? Ecco le paladine della legge nella realtà virtuale di VRChat

In questa settimana si è chiacchierato molto di un’importante entità su VRChat: la Loli Police. E per chi non ha idea di cosa sia, non si tratta di un semplice scherzo o battuta di spirito: in questa forza di polizia virtuale sono attualmente presenti ben 11.000 membri, tutti nelle vesti di ragazze anime dalle apparenze femminili ed estremamente giovanili.

Il Loli Police Department – abbreviato nell’immancabile acronimo di LPD – è emerso in realtà già diversi anni fa, e consiste in un gruppo di roleplayers intento a sorvegliare i server di VRChat, popolare piattaforma free-to-play multiplayer basata sulla realtà virtuale.

Un recente articolo di Input Magazine ha portato di nuovo al centro dell’attenzione questo bizzarro gruppo di giocatori, che con il tempo è riuscito ad espandere la propria influenza all’interno di tutti i server esistenti di VRChat, operando costantemente per il mantenimento dell’ordine e della legge della società virtuale.

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Loli Police, difenditrici della legge di VRChat

VRChat vanta attualmente una media di circa 20mila giocatori totali online, e possiede una varietà immensa di mondi visitabili attraverso i visori di realtà virtuale. La LPD, che conta più di 11.000 membri presso il server Discord ufficiale del Dipartimento, è costituita da una community strettamente connessa, che dona la possibilità di sperimentare la vita da poliziotto virtuale.

Il Dipartimento della Loli Police prese piede nel lontano 2018, cominciando inizialmente come un semplice scherzo tra amici. In origine, moltissimi utenti utilizzavano l’avatar di Ugandan Knuckles, l’echidna rossa appartenente al franchise di Sonic e meme super gettonato sul web; secondo l’ex capitano della LPD, tutti lo trovavano fastidioso, e a quei tempi il Dipartimento era solito andare in giro tentando di arrestare chi lo utilizzava.

Adesso la situazione si è parecchio evoluta, e così anche la Loli Police: vengono effettuate ronde di due ore, con tanto di addestramento ed utilizzo di effetti sonori per mimare una conversazione attraverso ricetrasmittenti, e sono stati istituiti dei gradi a seconda della frequenza nelle attività poliziesche. Tuttavia, questa forza di polizia non possiede le autorità dei moderatori, e quindi non è realmente in grado d’intervenire sulle vicende che si scatenano.

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Lo scopo finale però è il divertimento, e anche l’aiutare l’utenza più nuova: molto spesso gli ufficiali degli LPD approcciano nuovi giocatori di VRChat tentando di aiutarli ad ambientarsi, ma ultimamente queste attività sono state sospese, poiché tutti cercavano di reclutare carne fresca all’interno del Dipartimento. In aggiunta, il potere donato dall’uniforme consente anche di “creare” dei problemi ad alcuni utenti, ad esempio tirando fuori una bustina contenente dell’erba fingendo che appartenga ad altri.

Per contro, la Loli Police sembra essere soggetta ad abusi quando si presentano momenti delicati nella vita reale, come degli episodi di violenza da parte della polizia negli USA. Insomma, anche nella realtà virtuale far parte della polizia è un compito con i suoi alti e bassi, ma perlomeno si può combattere il crimine impersonando l’aspetto di una tenera ragazzina anime.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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