Come se i conflitti che avvengono sul territorio Ucraino non fossero abbastanza, la Russia sta combattendo anche nell’ambito del diritto. Al centro, sembra esserci il famoso personaggio del cartone animato per bambini Peppa Pig.
Un tribunale russo ha stabilito che il marchio potrà essere utilizzato per i propri affari, senza l’entrata in scena di sanzioni. Ora la paura è che altri brand possano essere “rubati” e riprodotti senza conseguenze. Sembra che Peppa Pig sia stata presa di mira dalla Russia in rappresaglia alle sanzioni economiche impostegli in seguito all’invasione dell’Ucraina.
Entertainment One, società che detiene i diritti del famoso cartone, sembra aver preso azioni legali nei confronti di un imprenditore russo che ha disegnato la propria versione di Peppa Pig. Lo scorso settembre, la compagnia ha chiesto un compenso di 40.000 rubli (circa 400 £) e, essendo la valuta purtroppo collassata, la cifra varrebbe solo 320£.
Il caso, sfortunatamente, sembra essere stato chiuso con la respinta dello stesso, menzionandolo come “azioni ostili da parte degli Stati Uniti d’America e Paesi affiliati“. Il governo russo ha inoltre emesso un decreto per il quale invenzioni brevettate e progetti industriali prodotti dai cosiddetti “Paesi ostili”, potranno essere utilizzati senza bisogno di permessi o compensi.
Sembra che questa presa di posizione andrà ad inficiare gli altri Paesi nel lungo periodo, dove tuttora sono considerati “ostili” il Regno Unito, gli Stati Uniti, l’Unione Europea, l’Australia, il Giappone e tanti altri.
Quali sono gli altri brand colpiti oltre a Peppa Pig?
Numerosi marchi hanno interrotto i rapporti commerciali con la Russia: Apple ha bloccato le vendite dei propri prodotti nel paese, IKEA ha chiuso i suoi negozi sul territorio, mentre Disney ha annullato l’uscita dei propri film.
MCDonald’s ha serrato i suoi punti vendita in Russia dopo le critiche che gli sono state mosse per non aver agito prima, con attivisti che hanno minacciato di boicottare la famosa catena di fast food.
Come già citato in precedenza, la sentenza inerente a Peppa Pig ha suscitato il timore che Mosca possa consentire il furto di marchi su larga scala e, secondo l’avvocato americano Josh Gerben, ciò potrebbe portare all’acquisizione della gestione dei ristoranti McDonald’s chiusi, da parte di operatori locali sul territorio russo.
Fonte: news.sky.com