Questa settimana tutto il mondo ha festeggiato il MAR10, una giornata dedicata al Super Mario e a tutta la saga videoludica di punta della Nintendo. J-POP non poteva scegliere giorno migliore per rilasciare sul mercato il volume unico Super Mario MANGAMANIA di Yukio Sawada.
Super Mario MANGAMANIA è praticamente un’antologia dei capitoli migliori (secondo l’autore) di Super Mario-kun, la serie manga ispirata alla mascotte Nintendo che adatta tutti i giochi del franchise, sia quelli mainline che quelli facenti parte di serie spin-off come Paper Mario, Mario & Luigi e Dr. Mario. La serie è ancora in corso, e sta adattando le ultime iterazioni videoludiche della serie della casa di Kyoto.
Il manga va avanti da ben 30 anni sulla rivista Corocoro Comics, e si tratta del manga più longevo tra quelli dedicati al franchise di Mario. Alcuni degli altri manga dedicati al franchise sono terminati dopo un solo volume (come Super Mario Adventure di Kentarou Tatakuma e Takamichi Sakura/Charlie Nozawa, sempre pubblicato da J-POP).
Essendo Mangamania un’antologia, è difficile raccontarne una trama. I capitoli scelti da Sawada provengono dagli archi narrativi dedicati ai giochi Paper Mario, Super Mario Sunshine, Mario & Luigi: Fratelli nel Tempo, Super Paper Mario, Mario Galaxy e New Super Mario Bros Wii, e possono essere sia capitoli provenienti dal mezzo delle storie o addirittura capitoli che chiudono l’arco narrativo corrispondente.
Non mancano inoltre alcune piccole note dello stesso Sawada sparse qua e là per il manga sia all’interno dei capitoli stessi che come pagine extra, tramite le quali l’autore dà il suo parere su alcune cose ai lettori (come ad esempio il fatto che gli piacciano gli archi con personaggi ricorrenti che accompagnano Mario nella sua missione di turno, e che gli dispiace poi arrivare a disegnare il finale).
Con quest’antologia ci si può fare comunque un’idea generale sullo stile di Super Mario-kun: con questi capitoli vediamo infatti come Sawada renda tutte le storie create dalla Nintendo in un tono decisamente comico e demenziale. Mario, da personaggio bonaccione e eroico, rimane sempre tale, ma le sue azioni vengono inquadrate da una prospettiva ridicolizzante.
Uguale gli altri personaggi come Luigi o Yoshi, con il primo che viene addirittura usato come arma per combattere i nemici di turno. Le gag sono abbastanza classiche e a tratti anche infantili, tanto che si basano su ricorrenti giochi di parole (tipo “Usciamo di scena” che viene recepito da Mario come “Usciamo la Cena” oppure “Sparito” scambiato per “Marito”) e su battute che riguardano escrementi. Un tipo di comicità che rischia di annoiare il lettore dopo un po’, visto che le gag non si differenziano così tanto, anche se le storie scorrono abbastanza velocemente e non hanno momenti morti.
L’umorismo della serie viene accompagnato dall’interessante tratto di Sawada, che ha dato ai personaggi del Regno dei Funghi un aspetto molto cartoonesco e a tratti anche super deformed, con il quale storce spesso le loro facce creando delle espressioni davvero simpatiche. Non mancano inoltre alcuni elementi nonsense all’interno delle vignette, come alcuni personaggi che come reazione “stupita” vengono disegnati a gambe all’aria in moltissime occasioni. Ci sono pure delle parti dove, invece dei personaggi in scena, sono quelli personaggi non presenti a finire a gambe all’aria (tanto che pure il manga si chiede chi siano quei personaggi).
C’è da dire però che alcune vignette talvolta risultano un pochino confusionarie da seguire, soprattutto nei momenti in cui ci sono delle gag demenziali. Per quanto riguarda la fedeltà ai giochi, questa è indubbiamente percepibile. Ovviamente non si tratta un adattamento 1:1, ed è simpatico vedere come Sawada interpreti mansioni forse per alcuni giocatori secondarie come la raccolta di monete rosse in Super Mario Sunshine (che nel manga dà a Mario la voglia di raccoglierle per vedere la bellissima sorella di un nemico).
L’unico momento serio di tutto il volume, presente nel capitolo extra Super Matusalemmario, è un carinissimo messaggio di ringraziamenti ai lettori da parte di Sawada, che si mette praticamente a nudo in una storia con Mario depresso dopo esser stato serializzato per ben 25 anni.
L’edizione J-POP si mantiene in linea con quelle solite, e con questo volume c’è da dire che non si vede neanche troppo quello che si trova nella pagina dietro a quella che si sta leggendo. L’acquisto del volume, però, lo consiglierei forse a chi è già fan di Mario po’ a chi ha giocato un buon numero di giochi della serie, per via dei continui riferimenti (anche se queste storie potrebbero magari far venire voglia a chi non li ha ancora giocati di farlo su Nintendo Switch, almeno quelli disponibili su tale console, visto che alcuni sono disponibili solo su console ormai fuori produzione).
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