A circa una settimana dall’ aver impedito totalmente l’accesso a Facebook in Russia, l’agenzia di comunicazione del paese, la Roskomnadzor (Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa) ha annunciato un divieto totale anche su Instagram. Questa volta, il governo sostiene che Meta si stia comportando da estremista, e abbia dato direttive ai vari moderatori di consentire post e commenti che incitino la violenza contro i soldati russi se provengono da alcuni paesi, compresa l’Ucraina.
Il boss di Instagram, Adam Mosseri, ha in seguito tweettato che “Questa decisione taglierà fuori 80 milioni di utenti in Russia l’uno dall’altro, e dal resto del mondo. Circa l’80% delle persone in Russia seguono un account Instagram al di fuori del loro paese.”
Ovviamente la decisione del governo non menziona minimamente il fatto che alcuni oligarchi russi hanno usato Instagram per esprimersi contro l’invasione come per esempio Oleg Tinkov che si è sempre schierato a sfavore della guerra o Sofia Abramovich, figlia del miliardario Roman Abramovich, che ha condiviso una stories con il seguente messaggio:
Di seguito le parole ufficiali dell’agenzia di comunicazione e censura
Come sapete, l’11 marzo, Meta Platforms Inc. ha preso una decisione senza precedenti, consentendo la pubblicazione di informazioni contenenti inviti alla violenza contro i cittadini russi sui suoi social network Facebook e Instagram.
I messaggi circolano sul social network Instagram incoraggiando e provocando atti violenti contro i russi, in relazione ai quali l’ufficio del procuratore generale russo ha chiesto che Roskomnadzor limiti l’accesso a questo social network.
Dal momento che ci vorrà del tempo per gli utenti Instagram attivi per trasferire le loro foto e materiali video ad altri social network e notificare i loro contatti e abbonati, Roskomnadzor ha deciso di completare la procedura per imporre restrizioni sull’accesso a Instagram a 00:00 il 14 marzo, fornendo agli utenti un ulteriore 48 ore di periodo di transizione.
Roskomnadzor su rkn.gov.ru
Oltre ad Instagram, la Russia non riceve più i servizi di moltissime aziende da tutto il mondo, fra cui McDonald’s, Sony, Microsoft, ed Electronic Arts
Il blocco entrerà in vigore dal 14 marzo, e l’agenzia segnala che (almeno per ora) la restrizione non si applicherà alla piattaforma anche a WhatsApp, anch’esso un servizio di Meta. Un portavoce di Meta, Andy Stone, ha detto che A seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, abbiamo temporaneamente preso in considerazione forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole come i discorsi violenti come la morte degli invasori russi.
Mentre Nick Clegg, vice presidente degli affari globali e della comunicazione di Meta, ha confermato che la decisione è stata presa in quanto l’azienda è “focalizzata sulla protezione del diritto di parola, e la rimozione di contenuti che esprimono la resistenza e la rabbia per l’invasione russa, sarebbe giustamente vista come inaccettabile.”
Clegg ha infine aggiunto che la politica temporanea si applicherà solo all’interno dell’Ucraina stessa, non tollerando in futuro la russofobia o qualsiasi tipo di discriminazione, molestie o violenza verso i russi sulla piattaforma.