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Disney: l’azienda non prende posizione riguardo la legge “Don’t Say Gay” proposta in Florida

Gli impiegati Disney stanno mostrando il loro disdegno riguardo una proposta di legge che sembra possa prendere piede nell’immediato in Florida. I critici sembrano rappresentare questa legge come discriminatoria nei confronti della comunità LGBT, in particolar modo per quanto riguarda i bambini.

Ormai è da settimane che il corpo legislativo della Florida discute il disegno di legge che dovrebbe regolare il modo in cui le scuole trattano argomenti quali l’orientamento sessuale e identità di genere. I critici l’hanno definita legge “Don’t Say Gay“, in quanto impedirebbe agli insegnanti di pianificare lezioni che ruotano attorno a questo argomento.

Secondo Popular Information, newsletter online americana, Disney avrebbe donato una somma pari a 200 mila dollari per i membri della legislatura che hanno votato a favore della legge, causando un forte rancore da parte dei propri dipendenti, in particolar modo coloro che lavorano nell’ambito dell’animazione

Disney LGBT

I dipendenti Disney commentano l’accaduto

Durante questa vicenda è stato creato l’hashtag #DisneyDoBetter da Benjamin Siemon, animatore LGBT dell’azienda, che si è pronunciato nei confronti di questo disegno di legge:

Avevo una professoressa molto dolce che mi confortava dicendomi che non c’era nulla di sbagliato nell’essere gay. Ciò ha avuto un grande impatto sulla mia vita. Se questa legge dovesse passare in Florida ne rimarrei esterrefatto, così come lo rimarrebbero i bambini che verrebbero accompagnati ulteriormente da una massiccia dose di paura e solitudine.

Di seguito possiamo visionare il tweet di Benjamin:

Molti distretti scolastici hanno incorporato argomenti LGBT nel loro curriculum, specialmente dopo la strage di Orlando avvenuta nel 2016. Questa nuova legge potrebbe però impedire agli insegnanti di discutere i temi sopracitati.

Coloro che sono a supporto della legge, affermano che ciò riguarderà unicamente le lezioni programmate che trattano nello specifico la materia. Le parole non troppo chiare fanno sì che gli insegnanti vengano posti sotto un clima di preoccupazione, in quanto spaventati delle conseguenze che si genererebbero nell’anche solo discutere di questi argomenti con studenti che vogliono semplicemente un aiuto o dei consigli.

Altri animatori come Dana Terrace, creatrice della serie animata Disney The Owl House, è insorta contro la contribuzione politica di Disney e la sua mancata presa di posizione su argomenti che coinvolgono le comunità su cui l’azienda ha un punto d’appoggio:

L’animatrice afferma:

So che ho bollette da pagare, ma lavorare per quest’azienda mi ha resa ormai sconvolta, odio avere dilemmi morali su come mi guadagno da vivere e di come supporto i miei cari.

In una memo indirizzata ai dipendenti, l’amministratore delegato, Bob Chapek, si è pronunciato affermando:

il modo migliore per la nostra azienda di apportare cambiamenti duraturi nel tempo, avviene attraverso i contenuti stimolanti da noi prodotti e dalle diverse organizzazioni che supportiamo

Bob-Chapek

Gli impiegati, attraverso l’hashtag, definiscono l’azienda ipocrita, dicendo che la Disney si sta godendo gli elogi forniti dalla comunità LGBT mentre sta finanziando alle loro spalle una legge che li potrebbe solo che danneggiare.

Ricordiamo che il disegno di legge passerà al Senato della Florida nella giornata di martedì, arrivando sulla scrivania del governatore Ron DeSantis che ha presentato la sua volontà nel firmare la proposta.

Fonte: ign.com, thewrap.com

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