Il conflitto armato sul suolo ucraino è in continua evoluzione. Storicamente, le guerre hanno sempre impattato notevolmente sulle economie delle nazioni coinvolte e ora, nel 2022, è necessario prendere in considerazione anche altri importanti fattori moderni, al fine di analizzare in modo completo la situazione geopolitica mondiale: l’influenza delle criptovalute e degli exchanges non può più essere ignorata nell’ottica dell’amministrazione delle ricchezze.
D’altronde, già da parecchi anni, le guerre sono sensibilmente influenzate dal mondo digitale. Solo per citare qualche esempio tra i molti, il gruppo di hacker Anonymous ha recentemente attaccato le istituzioni russe, riuscendo nell’intento di condividere e diffondere dati sensibili del governo di Mosca; ancora, Elon Musk ha messo a disposizione i propri satelliti Starlink con l’obbiettivo di offrire, alla nazione di Zelens’kyj, connessioni internet molto difficili da limitare, da parte del nemico.
Partiamo dall’inizio: per chi non ne fosse a conoscenza, i crypto exchanges permettono, in poche e semplici parole, lo scambio di valuta tradizionale con criptovalute e viceversa. Per approfondire ulteriormente l’argomento, nel caso in cui siate interessati, vi rimandiamo a questa pagina.
Crypto exchanges si rifiutano di bloccare gli account russi
Non molto tempo fa, lo stesso Putin aveva rilasciato delle dichiarazioni che lasciavano intendere una possibile apertura della Russia nei confronti delle criptovalute. Dopo lo scoppio del conflitto armato, il vice primo ministro ucraino, Mykhailo Federov, ha chiesto con un tweet ai più grandi exchanges, tra cui Binance, Coinbase, KuCoin e Kraken, di congelare tutti gli account russi e bielorussi, non solo quelli degli oligarchi sanzionati.
Un portavoce di Binance non si è fatto attendere con la risposta: la richiesta è inaccettabile; non è possibile “congelare milioni di account di utenti innocenti“:
Decidere unilateralmente di vietare l’accesso delle persone alle loro criptovalute andrebbe contro il motivo per cui le criptovalute esistono.
Portavoce dell’exchange Binance
Coinbase ha invece commentato la questione affermando che sta già sanzionando tutte le persone o entità russe che la legge ha richiesto di punire, ma non andrà oltre:
Un divieto unilaterale e totale punirebbe i normali cittadini russi che stanno subendo la storica destabilizzazione della valuta a causa dell’aggressione del loro governo contro un vicino democratico.
Nota di Coinbase
Binance ha comunque affermato aver impegnato almeno 10 milioni di dollari in aiuti umanitari e ha lanciato una raccolta fondi con l’obiettivo di raccoglierne altri 20 milioni, per sostenere i bambini e le famiglie sfollati in Ucraina e nei paesi limitrofi.
L’unica piattaforma ad andare controcorrente è DMarket, un portale di scambio di NFT e oggetti di gioco virtuali, con sede in Ucraina, che ha affermato in un tweet di aver “tagliato tutti i rapporti con la Russia e la Bielorussia a causa dell’invasione“.
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Fonte: Engadget