Anonymous continua la sua offensiva contro il governo russo.
“Operation Russia” è il nome che il gruppo hacker più famoso del mondo (Anonymous) ha dato all’azione di attacco nei confronti del governo russo.
Pochi giorni fa infatti, attraverso i propri canali social, Anonymous ha dichiarato apertamente guerra alla Russia esortando tutti gli hacker della Terra a lavorare sotto il loro nome in “Operation Russia”.
Anonymous diffonde 40 mila documenti riguardanti l’Istituto di Sicurezza Nucleare di Mosca
Dopo i primi attacchi dei giorni scorsi, Anonymous ha deciso di assestare due colpi importarti contro il reparto militare russo. Infatti, dopo aver reso noti alcuni documenti sensibili del Ministero della Difesa, oggi sono stati diffusi 40 mila atti riguardanti l’Istituto di Sicurezza Nucleare di Mosca. Secondo le informazioni presenti su questi documenti la struttura si occupa di fare ricerche e monitorare la sicurezza degli impianti nucleari sul territorio russo. Tuttavia la comprensione dei testi è alquanto complessa, essendo quest’ultimi scritti in lingua russa.
L’azione è stata portata al termine dal gruppo hacker chiamato “Battalion 65” che risulta essere legato ad Anonymous. Infatti, l’account Twitter @YourAnonNews, che si occupa di rilanciare le principali notizie riguardanti i vari attacchi del gruppo, ha retwittato la rivendicazione dell’attacco presente sul profilo di @Doemela_X.
La Russia sotto cyber-attacco
Dall’inizio dell’invasione russa ai danni dell’Ucraina ad oggi sono stati numerosi gli attacchi di Anonymous nei confronti dei siti governativi del Cremlino. Dopo aver messo in ginocchio numerosi portali il gruppo ha deciso di alzare il tiro colpendo anche i colossi energetici e il sito della Duma. Infine, oggi ha modificato la pagina dell’agenzia di stampa russa “Tass” con un messaggio contro Putin “colpevole di aver costretto i giornalisti russi a mentire”. Ancora non è chiaro chi abbia cambiato l’homepage del sito, ma sicuramente il tutto è riconducibile ad Anonymous che ha rivendicato l’attacco sui propri canali social.