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Ucraina: l’ambasciata degli Stati Uniti trolla la Russia su Twitter

Da settimane ormai la vicenda Russia-Ucraina è al centro delle attenzioni di tutto il mondo. In particolare, dopo il discorso tenuto ieri sera dal presidente russo Putin, la situazione è diventata ancora più delicata, con la Russia che dopo settimane di tira e molla ha fatto la sua mossa, rivelata dal presidente durante una trasmissione televisiva. Putin ha infatti annunciato che la Russia riconoscerà le due repubbliche autoproclamate della regione del Donbass, ovvero quelle di Donetsk e Luhansk, facenti parte dello stato ucraino, ma di fatto controllate da separatisti filorussi.

In attesa di capire quali saranno le mosse della Russia e se l’invio delle forze preannunciato da Putin sia già iniziato o avverrà tra qualche ora, andrà capito come reagiranno gli Stati Uniti e l”Europa agli ultimi avvenimenti e quali saranno le sanzioni contro lo stato governato da Vladimir Putin. Siamo però nel 2022 e anche in una situazione tesa come questa, il web rimane uno strumento per esprimere le proprie posizioni e il dissenso per quanto sta avvenendo nell’est Europa, facendolo anche in maniera ironica.

In questo caso parliamo dell’ultimo tweet fatto dall’account ufficiale dell’ambasciata americana di Kiev. Il tweet, realizzato con chiari intenti di trolling nei confronti della Russia, vede infatti a confronto i princiapli monumenti della capitale ucraina e il loro anno di realizzazione (Chiesa delle Decime, la Cattedrale di Santa Sofia, il Monastero di Vydubychi e il Monastero dorato di San Michele) confrontati con i principali monumenti di Mosca realizzati nello stesso periodo. Il meme è in realtà stato realizzato dagli ucraini qualche tempo, ma l’ambasciata ha comunque voluto condividerlo.

Ucraina Stati uniti

Tutto bello se non fosse che Mosca vene fondata a metà del dodicesimo secolo D.C, mentre le opere citate in precedenza sono state realizzate tra la fine del decimo e l’inizio del dodicesimo secolo D.C, per cui il confronto è con… un bosco, ovvero ciò che c’era a Mosca nello stesso periodo. Un tweet che intende quindi mostrare la storia e l’importanza di una città come Kiev, ma allo stesso ironizzare sulle parole di Putin che sostiene che l’Ucraina non sia mai stata una vera e propria nazione e che solo grazie all’Unione Sovietica abbia trovato solidità.

Ucraina: quando l’ambasciatore in Giappone si travestì da samurai per supportare il proprio paese

Non è la prima vicenda curiosa che vediamo durante questo periodo di tensione. Infatti l’ambasciatore ucraino in Giappone, Sergiy Korsunsky, si fece fotografare con indosso gli abiti tipici dei samurai, mandando un messaggio di supporto al proprio paese e mostrandosi pronto a difenderlo, come indicato anche dal messaggio presente nel tweet: “Noi sappiamo per cosa stiamo combattendo. E la Russia?

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Matteo Pignagnoli

Matteo Pignagnoli

23 anni, laureato in scienze della comunicazione con l'obiettivo di diventare giornalista. Appassionato sin da piccolo di gaming e sport, mi interesso anche di anime, manga e musica.

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