Ricordiamo bene come nella metà di novembre dell’anno scorso, nello specifico il 16 novembre 2021, il presidente di Activision Blizzard Bobby Kotick è stato seppellito da una montagna di scandali, abusi e comportamenti inappropriati, tutti rivelati da un report pubblicato dal Wall Street Journal.
Questa fu la ciliegina sulla torta di una questione che ormai stava andando avanti sin dall’estate precedente, quando alcuni ex dipendenti hanno denunciato le condizioni di lavoro all’interno degli uffici delle due case videoludiche. Ciò che ne conseguì dopo quel report fu uno sdegno collettivo da parte di diverse compagnie dell’industria: Sony, Nintendo e anche Microsoft condannarono severamente i comportamenti attuati dal CEO di Activision Blizzard, e il 18 novembre Phil Spencer arrivò anche a dire che questa scoperta avrebbe portato a una profonda rivalutazione dei rapporti.
Alcuni si aspettavano dunque un qualche genere di frattura tra le due parti; tuttavia, mandando avanti il tempo di poche settimane, Microsoft ha annunciato a sorpresa l’acquisizione delle due aziende per 70 miliardi di dollari. Inoltre, sembra che non sia stato impiegato neanche troppo tempo ad avanzare la proposta: com’è stato di recente riportato da CNBC, l’affare sarebbe stato concretizzato solo dopo tre giorni dalle scoperte di WSJ.
Microsoft alla conquista di Activision Blizzard
Un giorno dopo aver espresso lo shock e il disgusto verso le rivelazioni delle ore precedenti, Phil Spencer avrebbe chiamato Kotick per dare inizio al processo che è poi finito per concludersi in un’acquisizione totale di Activision Blizzard. E attraverso documento di regolamentazione mandato alle autorità americane, emergono ulteriori dettagli sullo svolgimento della negoziazione.
Dopo aver chiamato Kotick il 19 novembre, Spencer avrebbe spinto Kotick a parlare insieme a lui con il CEO di Microsoft, Satya Nadella, il giorno successivo; giunti al 20 novembre, Nadella fu piuttosto chiaro nel rivelare le sue intenzioni di acquisire Activision. Solo 8 settimane dopo, il 18 gennaio, viene dato l’annuncio ufficiale dell’acquisto più grande nella storia dell’industria videoludica.
Nel documento è stato riportato anche come altre quattro compagnie fossero interessate nell’acquisizione di Activision, ma una tra queste in realtà sembrava desiderare solo Blizzard. Anche per via di questa forte competizione, Microsoft ha dovuto agire in modo molto attivo e pressante.
Queste nuove informazioni gettano una luce alquanto illuminante sulle vicende scaturite dall’incredibile ricaduta delle azioni di ActiBliz, e mostrano anche uno dei lati più controversi del mondo affaristico: ciò che danneggia uno, può essere di vantaggio per l’altro, e Phil Spencer ha avuto l’occasione di fare a Kotick un’offerta che non avrebbe potuto rifiutare,