Horizon Forbidden West continua a far parlare di sé. Il titolo è uscito in esclusiva sulle console PlayStation 4 e PlayStation 5 appena ieri 18 febbraio, ma il nuovo viaggio di Aloy prodotto dai ragazzi di Guerrilla Games sta ricevendo un’accoglienza ben più che calorosa su ogni fronte.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
HORIZON FORBIDDEN WEST: PER CELEBRARE IL LANCIO DEL GIOCO A FIRENZE È STATA INSTALLATA UNA STATUA DI ALOY
La stampa di settore ha premiato il titolo con ottimi voti e pareri decisamente lusinghieri (qui potrete leggere la nostra recensione), ma la stampa di settore non è stata l’unica a notare il valore unico che questa produzione ha avuto modo di far emergere e sottolineare tramite le tematiche affrontate e soprattutto i personaggi che popolano le sue ambientazioni.
È proprio questo il caso di Vanity Fair Italia, la nota rivista di moda e costume famosa in tutto il mondo che, nel suo numero di febbraio ha deciso di dedicare la prima copertina della versione digitale del magazine nientemeno che ad Aloy, l’eroina protagonista di Forbidden West.
Aloy e la sua rivoluzione
In un lungo articolo dedicato, vengono elencate tutte le motivazioni che hanno condotto a questa peculiare decisione; il valore assunto da Aloy nel panorama dei personaggi dei videogiochi ha un’importanza a dir poco storica: per tantissimo tempo l’industria del videogioco ha spesso e volentieri relegato la figura della donna all’interno di stereotipi dai contorni ben delineati per lo più volti a dipingere il sesso femminile come l’oggetto del desiderio, forgiato secondo canoni estetici che spesso ne esasperano i tratti in modo da ricalcare marcatamente uno specifico immaginario maschile.
Uno degli aspetti che più colpiscono di Aloy è, in controtendenza a quanto detto pocanzi, proprio il suo allontanamento da quei canoni di rappresentazione contrapposto ad un ampio approfondimento della propria interiorità, delle motivazioni profonde ed umane che governano le sue azioni:
“Aloy non è né madre né sposa, né comprimaria né aiutante, ma una donna forte e coraggiosa che, in un mondo in cui le differenze di genere non esistono più, utilizza le sue armi per scoprire sé stessa portandosi dietro tutte le debolezze, le paure e le riserve che appartengono alla complessità psicologica del genere umano”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
HORIZON FORBIDDEN WEST: LEGO HA ANNUNCIATO IL SET COLLOLUNGO
All’interno dell’articolo c’è anche spazio per un corposo intervento di Angie Smets, Studio Director & Executive Producer di Guerrilla Games, che rivela come, in ambito PlayStation, il 42% della platea di videogiocatori sia composto da un pubblico femminile. Un dato decisamente importante e da tenere a mente, che aiuta a comprendere meglio quanto questo medium stia sempre più travalicando i suoi iniziali (seppur culturalmente imposti) limiti di genere.
FONTI: articolo su Vanity Fair Italia, post instagram di Vanity Fair Italia.