Tra Demon Slayer, L’Attacco Dei Giganti e Jujutsu Kaisen, l’animazione giapponese sta avendo un diffuso successo in ogni angolo del mondo, e le fronde di appassionati di queste rispettive serie crescono costantemente, specialmente per merito delle produzioni animate.
Mentre L’Attacco dei Giganti e Demon Slayer sono già giunti alla loro conclusione per quanto riguarda la versione cartacea dai quali sono tratti, Jujutsu Kaisen è ancora in corso e procede spedito con lo sviluppo della sua storia. E nonostante il mangaka Gege AKutami abbia affermato tempo fa di voler chiudere la serie per il 2023, abbiamo comunque davanti a noi ancora un buon numero di capitoli con avventure e sorprese da poter osservare.
Con le sue epiche battaglie, e una storia che presenta interessanti elementi sovrannaturali, Jujutsu Kaisen è apprezzato dalla gran parte del pubblico generale. Tuttavia bisogna ricordare che, essendo un’opera così popolare, si troverà inevitabilmente a dover affrontare le regole imposte da certi Paesi per quanto riguarda i contenuti mostrati. E come potevamo aspettarci, la copertina di un volume di Jujutsu Kaisen ha dovuto subire una censura in Malesia, ma con un metodo tanto semplice quanto efficace.
La copertina di Jujutsu Kaisen censurata con il fai da te
Il fatto è stato individuato tra gli scaffali delle librerie in Malesia, dopo che il volume 12 di Jujutsu Kaisen è stato rilasciato. Dalle immagini riportate su Reddit, che sono da subito diventate virali, è possibile vedere in che modo il volume portato nella nazione da parte di Kinokuniya abbia subito una censura proprio sulla sua copertina.
Nell’illustrazione è visibile in primo piano uno dei personaggi di Jujutsu Kaisen, Mei Mei, la giovane donna dall’aria composta e senpai di Gojo e Geto. Il modo in cui essa appare nella versione originale, però, metteva velatamente in mostra il suo intero petto, spoglio di qualunque genere di vestito.
Apparentemente, ciò potrebbe aver turbato la sensibilità di alcuni, portandoli dunque a volerne celare parte della copertina appiccicandoci sopra un vistosissimo foglio bianco. La censura, in realtà, non è stata effettuata dal distributore giapponese, ma dal proprietario del negozio che avrebbe deciso d’inserire tra la cover e la pellicola un pezzo di carta, in modo da nascondere le sinuose fattezze.
Non è affatto raro che i media giapponesi vengano censurati una volta giunti in Malesia: ricordiamo come in passato siano stati nascosti anche le fattezze intime dei giganti presenti ne L’Attacco dei Giganti, attrezzando le creature con delle basilari mutande, magliette o canottiere a seconda del sesso che veniva rappresentato.