In queste ultime ore, Nintendo ha annunciato la chiusura del Nintendo eShop per le sue ultime due console rilasciate prima di Nintendo Switch, ovvero il 3DS e Wii U. Considerando come il 3DS vantasse ormai ben 11 anni di piena attività, e come Wii U lo stesse seguendo a ruota avendo raggiunto ormai il decennio, si trattava solo di una questione di tempo prima che questa notizia venisse ufficialmente annunciata.
La chiusura degli store digitali in questi anni si presenta come una problematica piuttosto importante per i videogiocatori: tralasciando il discorso emulazione e jailbreak, molto spesso essi sono l’unico modo per fruire dei titoli più classici sulle console moderne, poiché magari non si sono mai ripresentati in versioni “migliorate” o non hanno ancora ottenuto il via libera per eventuali remaster o remake.
Questa triste notizia è stata presentata dalla compagnia attraverso l’account Twitter di Nintendo, ricollegandosi a un post pubblicato sul sito ufficiale della casa videoludica di Kyoto. Sono state fornite alcune roadmap indicanti gli step che si seguiranno mentre avverrà la chiusura degli store, e già nel corso del 2022 il processo impedirà di aggiungere crediti per gli acquisti. Ma se vogliamo pensare a una delle conseguenze più preoccupanti, rivolgiamo allora lo sguardo al destino che sarà riservato ai titoli più classici del brand Nintendo.
Addio Nintendo eShop
Per la chiusura totale dell’eShop si avrà ancora un po’ di tempo: il servizio non sarà più disponibile una volta giunti a marzo 2023, e fino ad allora si ridurrà man mano la possibilità di comprare i titoli presenti nello store digitale di Nintendo 3DS e Nintendo Wii U. Inoltre, già a partire dal 23 maggio 2022 non si potrà più utilizzare le carte di credito per aggiungere dei fondi al proprio account nell’eShop, su nessun dispositivo 3DS o Wii U.
Tre mesi dopo, il 29 agosto 2022, lo stesso discorso riguarderà anche l’utilizzo delle Nintendo eShop Card, ma rimarrà comunque possibile riscattare dei codici di download almeno fino alla fine di marzo 2023. Nel comunicato viene anche precisato che una volta chiuso l’eShop sui suddetti sistemi non dovrebbe essere tolta la possibilità di riscaricare DLC e giochi, giocare online e ricevere aggiornamenti software.
Ma allora, da cosa deriva la preoccupazione di cui parlavamo poche righe sopra? Beh, per la maggior parte, ci si riferisce al fatto di non poter più acquistare – e dunque possedere – molti dei classici titoli Nintendo offerti dagli store, cosa che già adesso non è più fattibile con la sottoscrizione del servizio Switch Online. Lo stesso post di Nintendo era andato a coprire questo aspetto attraverso le FAQ:
Renderete disponibili i giochi classici in qualche modo? Se no, perché? Nintendo non ha l’obbligo di preservare i suoi titoli classici rendendoli costantemente accessibili all’acquisto?
La risposta, purtroppo, è piuttosto scontata:
Attraverso i nostri piani d’iscrizione al Nintendo Switch Online, più di 130 titoli classici sono attualmente disponibili in librerie sempre più crescenti. […] Riteniamo che questo sia un modo efficace per rendere i contenuti classici accessibili facilmente per un ampio spettro di giocatori. All’interno di queste libreria, sia i giocatori di vecchia data che quelli nuovi non solo possono trovare i titoli che ricordano o dei quali hanno sentito parlare, ma anche altri giochi divertenti che potrebbero non aver pensato di cercare in altre occasioni. Non abbiamo attualmente intenzione di offrire contenuti classici con altre modalità.
Questo fatto è stato riportato da Kotaku, il quale ha affermato come, poco dopo la pubblicazione di questo post, la compagnia avrebbe proceduto nel rimuovere la porzione di FAQ appena citata.