“Telegram vs WhatsApp” è una delle “rivalità” più famose nel mondo del tech, iniziata nel 2013, quando venne fondato Telegram dai fratelli Nikolaj e Pavel Durov (WhatsApp era già online da 4 anni). Da allora i due servizi di messaggistica si contendono gli utenti di tutto il mondo.
Telegram è cresciuto costantemente nel tempo, e se all’inizio aveva ritagliato una piccola fetta del mercato, negli ultimi anni è riuscita a diventare una delle principali contendenti a WhatsApp, che rimane ancora il servizio di messaggistica con più utenti attivi al mondo: 2 miliardi, contro i 550 milioni circa di Telegram.
Uno dei temi che vengono più discussi tra i due social network è quello della sicurezza: un punto molto caro a uno dei fondatori di Telegram, Pavel Durov, che spesso fa notare questa carenza nel suo servizio “rivale”.
E ancora una volta, Durov tramite il proprio canale Telegram ha nuovamente mosso una critica alla sicurezza dei messaggi WhatsApp, i quali sono da anni “aperti a potenziali attacchi” informatici.
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Pavel Durov e la sicurezza di WhatsApp
Come si suol dire, il fondatore di Telegram “non l’ha mandata a dire” a WhatsApp, con il suo ultimo messaggio sul proprio canale.
L’occasione per il nuovo intervento contro il servizio di messaggistica del gruppo Facebook è stato il recente caso della startup Boldend, specializzata in “guerra cibernetica”, la quale aveva sviluppato un sistema per bypassare la sicurezza dei messaggi di WhatsApp.
Caso che, secondo Durov, ha dimostrato ancora una volta come “i messaggi su WhatsApp sono stati lasciati aperti a potenziali attacchi per anni”:
Sin dalla creazione di WhatsApp, non c’è stato praticamente un solo momento in cui è stato sicuro: ogni tanto i ricercatori scoprono una nuova falla nella sicurezza dell’applicazione […].
Rimane difficile credere che il team tecnico di WhatsApp sia così costantemente incompetente. Telegram, un’applicazione molto più sofisticata, non ha mai avuto problemi di sicurezza così severi.
Pavel Durov ha poi ricordato che già due anni fa sul Telegraph aveva spiegato quanto fosse poco sicuro WhatsApp. Allora il fondatore di Telegram aveva ribadito come la propria applicazione tenesse maggiormente al tema della sicurezza rispetto a WhatsApp; per esempio, Telegram aveva adottato la crittografia “end-to-end” anni prima del servizio di messaggistica del gruppo Facebook.
Nulla è cambiato da allora.
Fonte: Canale Telegram Durov
