Tra le compagnie più avverse alla contraffazione, imitazione e alterazione del proprio parco titoli e hardware, Nintendo è la regina indiscussa in fatto di severità e potenziali gravi ripercussioni. Sono innumerevoli le volte in cui essa si è mostrata grado di prendere provvedimenti molto impopolari, ma che si sono rivelati essere spesso un deterrente piuttosto efficace.
Le politiche dell’azienda giapponese sono sempre state molto dure e colpiscono senza distinzioni: giusto qualche anno fa, ad esempio, Nintendo fece causa a una nota azienda che proponeva tour in go-cart per le strade di Tokyo, imitando in modo molto poco velato Mario Kart, utilizzando anche appositi costumi. Il risultato ottenuto è stato la chiusura di quest’attività, e l’addio a una delle attrazioni turistiche più gettonate (e ridicole) proposte dalla capitale giapponese.
La crociata avanzata da Nintendo contro lo sfruttamento delle proprie creazioni va avanti da un tempo molto lontano, sin da quando ancora non vi erano regole ferree contro la pirateria e vendita illegale di media e la loro contraffazione. Da alcune foto emerse online, sembra che già negli anni 90′ Nintendo si apprestava a farsi giustizia da sola, utilizzando dei metodi “rudimentali” per sbarazzarsi delle riproduzioni dei suoi prodotti, impiegando anche la forza bruta di uno schiacciasassi.
Nintendo steamrolla la pirateria
Le foto in questione sono state ritrovate dagli archivisti del sito olandese Gamegeschiedenis. Il periodo in cui sono state scattate risulterebbe essere il 16 settembre del 1994, in Olanda. All’interno di una di queste immagini, pubblicata sul giornale Leidsch Dagblad, si può intravedere quello che appare come un impiegato di Nintendo con indosso il costume di Mario, mentre si trova a calpestare con foga dei giochi falsi per Gameboy, mentre dietro di lui è visibile lo schiacciasassi citato prima.
Ulteriori foto vengono proposte anche da altre testate olandesi come Trouw, e da una rivista dedicata a Nintendo dal nome Club Nintendo Extra. In una foto presente sul quotidiano Nederlands Dagblad, vi è anche una descrizione che fornisce un quadro piuttosto esaustivo del “massacro” che è stato catturato in quegli istanti.
“La compagnia di videogiochi Nintendo utilizza uno schiacciasassi per combattere la pirateria. All’aeroporto di Lelystad 10 mila videogiochi contraffatti sono stati schiacciati. L’azienda giapponese ha iniziato una strutturata e mirata campagna globale, per combattere la falsificazione dei propri videogiochi. I titoli distrutti sono arrivati da Hong Kong, e sono stati confiscati da una compagnia d’importazione olandese.”
La ferocia di Nintendo nel combattere la pirateria, e i più piccoli riferimenti ai propri titoli in altre creazioni, sembra non essere poi cambiata molto rispetto al passato: basti vedere le azioni compiute nei giorni precedenti verso un gioco fan-made.