L’Unione Europea ha, negli ultimi anni, posto sempre maggior attenzione verso le tematiche legate al mondo digitale. Basti pensare ai recenti scontri avvenuti tra l’UE e Amazon per le tasse non versate dalla multinazionale statunitense o, ancora, la proposta di rendere obbligatorio un unico standard USB (ovvero la Type-C) per tutti gli smartphone commercializzati all’interno dell’Unione, iPhone inclusi.
In passato l’Unione Europea si è anche mossa in difesa dei diritti degli utenti di Internet, varando nel 2018 il noto General Data Protection Regulation (GDPR), un regolamento che rafforza la protezione dei dati personali dei cittadini dell’Unione, permettendo a quest’ultimi di poter gestire con maggior facilità i propri dati sul web.
Tra i dati su cui gli europei, dopo l’entrata in vigore del GDPR, hanno maggiore controllo troviamo i cookie, dei file di piccole dimensioni salvate nel PC dell’utente da parte dei siti web visitati. I cookie, infatti, prima dell’approvazione del GDPR venivano utilizzati dai siti web senza il consenso esplicito dell’utente, a volte memorizzando anche informazioni sensibili.
Dopo aver pubblicato il GDPR, ora l’Unione Europea sembra voler continuare la sua lotta per ottenere un mondo digitale più sicuro attraverso un nuovo documento, pubblicato negli scorsi giorni sul portale web ufficiale della Commissione Europea.
I dettagli della dichiarazione sui diritti digitali dell’Unione Europea
Sottoscritto dalla Commissione Europea e in attesa di essere approvato anche dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione, la “Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali per il decennio digitale” riassume al suo interno importanti obiettivi per il futuro del web.
Partendo dal presupposto che, secondo gli autori della dichiarazione, dovrebbero essere le persone a essere posizionate al centro della trasformazione digitale e che la tecnologia dovrebbe andare a beneficio di tutti i cittadini, la Commissione ha stilato una serie di punti che spiegano la futura visione europea di Internet e del mondo digitale.
Tra i punti più importanti, l’Unione Europea si impegnerà in particolar modo a:
“-Garantire la trasparenza in merito all’uso degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale e a fare in modo che le persone, quando interagiscono con essi, siano autonome, responsabili e informate;
-Garantire un ambiente online sicuro, protetto ed equo in cui siano tutelati i diritti fondamentali e siano ben definite le responsabilità delle piattaforme, in particolare dei grandi operatori e dei gatekeeper;
-Promuovere un ambiente digitale positivo, adeguato all’età e sicuro per i bambini e i giovani.”
Fonte: sito ufficiale della Commissione.