È da tempo ormai che il mondo delle criptovalute si sta avvicinando sempre di più con quello delle istituzioni. Basti pensare alle recenti dichiarazioni di Putin, nelle quali il Presidente russo ha ribadito la sua volontà di voler regolarizzare le criptomonete all’interno della Federazione, o a El Salvador e l’Iran, due Stati che hanno deciso di legalizzare le monete virtuali e di conseguenza accettarle come valuta legale nei loro mercati interni.
Anche se varie realtà nazionali hanno deciso di riconoscere la validità legale delle criptovalute, esistono tuttavia alcuni Stati, come la Cina, che hanno deciso di bandire definitivamente tutte le valute digitali e le attività a esse correlate, come il mining.
Il dubbio di un possibile ban delle criptovalute ha incontrato anche i cittadini dello Stato del Colorado. Malgrado infatti il Governatore Jared Polis avesse annunciato in passato un piano per introdurre e dare peso legale alle criptovalute all’interno dello Stato statunitense, dopo la recente perdita di valore da parte delle monete virtuali alcuni osservatori hanno espresso la loro incertezza sulla validità del piano di Polis.
I dettagli del progetto di Polis sulle criptovalute e le rassicurazioni sulla sicurezza del piano
Scendendo nel dettaglio il Governatore Polis, che fin dal 2014 sostiene le criptovalute – avendo lui stesso accettato donazioni in Bitcoin durante la sua campagna elettorale -, ha annunciato che il Colorado diventerà a breve il primo Stato statunitense che permetterà ai propri cittadini di pagare le tasse con le criptovalute.
In particolar modo, Jared ha dichiarato:
“Il Colorado è e sarà il centro per l’innovazione blockchain negli Stati Uniti, attirando investimenti e buoni posti di lavoro e innovatori nelle infrastrutture, nell’identità digitale [e] nella sicurezza dei dati individuali nel privato e del settore pubblico”
Bisogna sottolineare però che, negli USA, lo Stato dell’Ohio ha già permesso ai suoi cittadini di utilizzare i Bitcoin come metodo di pagamento per i contributi pubblici, malgrado tale servizio fosse destinato soltanto agli imprenditori e abbia avuto vita breve, essendo durato solo 2 anni.
Inoltre Polis, durante una riunione della National Governors Association svoltasi sabato, ha espresso la sua opinione sul recente crollo delle criptovalute affermando che, secondo il suo piano, lo Stato avrebbe immediatamente venduto tutte le criptomonete al primo indizio di una perdita di valore, salvaguardando così le finanze pubbliche.
Polis ha infatti dichiarato:
“[In uno scenario di crollo] Lo stato non deterrebbe alcun asset in criptovalute, che a ogni modo verrebbero immediatamente riconvertiti in dollari al momento della transazione.
Il governo non sarebbe interessato a partecipare agli aspetti speculativi, positivi o negativi. La useremmo [la criptovaluta] semplicemente come mezzo di scambio ai fini del pagamento”.